L’University of Minnesota School of Public Health ha condotto uno studio su come il consumo di cannabis, ma in generale di sostanze dopanti come anche la marijuana, facciano aumentare il rischio di contrarre in età adulta il diabete. In particolare, in giovane età si contrae una forma di prediabete che solo in età adulta sfocia in due forme alternative di diabete. La stessa marijuana comporta già un insolito alzamento di zucchero nel sangue, i dati analizzati parlano del 65 per cento di probabilità.
Gli scienziati, analizzando ben 3000 americani, hanno scoperto che le persone che hanno fumato droga più di 100 volte nella loro vita hanno il 50 per cento di probabilità in più di sviluppare una forma di prediabete. Chi è affetto da questa forma che precede il diabete non viene ad essere individuato come tale perché di difficile accertamento, in quanto i livelli di zucchero nel sangue, da alti possono drasticamente abbassarsi, quindi è impossibile fare una diagnosi di diabete. Lo studio è stato pubblicato nel giornale di Diabetologia e riporta che questa forma di prediabete non riguarda né il peso né le dimensioni del paziente.
Mike Bancks, descrive a pieno questa teoria: “Il consumo di marijuana può essere associato al diabete in età adulta quando da giovani c’è stato un consumo non occasionale e frequente”. Questo studio recente contrasta nettamente con i precedenti che, addirittura, sostengono che il consumo di sostanze stupefacenti abbia l’effetto di alterare il senso di appetito e di ridurre il rischio di diabete. Nel 2013 uno studio pubblicato nell’American Journal of Medicine dimostra come siano ridotti significativamente i livelli dell’ormone dell’insulina, tra l’ altro la marijuna è comunemente usata dai pazienti che soffrono di cancro, sclerosi multipla e altre condizioni per alleviare il dolore.