Indice
La senatrice Laura Granato è intervenuta in occasione della presentazione delle linee programmatiche da parte del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e ha incalzato il Ministro sulla questione del concorso ordinario scuola.
I concorsi lasciati a metà
“Quando ha intenzione di completare le procedure concorsuali lasciate a metà?” chiede la Senatrice al ministro Bianchi.
“Manca quello ordinario e quello abilitante e spero non vi siano modifiche rispetto al bando, dato che c’è una riforma che lascia intendere che verranno modificati bandi già definiti, cosa che potrebbe scatenare una catena di ricorsi. Quindi si manterrà la valutazione di merito all’inizio e la valutazione di titoli solo alla fine? Del resto – sostiene Granato – solo così la procedura non pregiudicherà i giovani e favorirà davvero i più preparati”.
Reclutamento sostegno
“A che punto sono i decreti attuativi per il reclutamento sul sostegno? – domanda la Granato – E quando verranno attuati i concorsi per dirigente tecnico già predisposti?”.
“Un piccolo appunto – conclude la Granato – sulla teoria che la scuola aumenti il tempo scuola: la sua visione di parking school non permetterà di recuperare i gap formativi“.
Concorso ordinario scuola: i posti disponibili
Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, replica in merito alle dichiarazioni della Senatrice Granato per quanto riguarda il concorso ordinario scuola. Infatti, il Ministro chiarisce: “Noi abbiamo, di tutti i posti in organico, 112 mila vacanti al 31 agosto. I numeri ce li abbiamo”.
“Non solo abbiamo i numeri ma anche le diverse categorie sono state enumerate, quindi abbiamo i numeri e abbiamo il monitoraggio, sappiamo esattamente chi c’è dentro ad ogni categoria – dichiara Bianchi –. Il tema è molto chiaro, ma attenzione: noi abbiamo da una parte degli obblighi che ci sono stati lasciati dai predecessori; dall’altra abbiamo la necessità di proporre percorsi adeguati a tutte le tipologie.
Ed è a questo che stiamo lavorando, non ho l’idea di un intervento magico, ci stiamo lavorando su, avendo chiara la proposta di legge sul tavolo e anche le posizioni che mi sono rimaste dalle normative precedenti”.
“Bisogna trovare soluzioni praticabili con le strutture che abbiamo. Io sono convinto che dobbiamo graduare le nostre operazioni rispetto alle nostre capacità – aggiunge –. Io devo valutare i bisogni rispetto alla capacità di rispondere ai bisogni”.
“Il lavoro che dobbiamo fare tutti insieme nei prossimi mesi è un lavoro titanico. In Italia la parola riforma della scuola non si può usare ma tutti abbiamo il dovere di pensare all’emergenza e al dopo emergenza”.