Classifica annuale stilata da ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma, giunta alla XXII edizione. La palma di città più vivibile d’Italia è Pordenone. La classifica ha risentito delle conseguenze dirette della pandemia in molti grandi centri urbani. La qualità della vita è risultata buona o accettabile in 60 su 107 province italiane. Dai dati si desume inoltre che circa il 42,5% della popolazione italiana, era circa il 44% lo scorso anno, vive in territori contraddistinti da una qualità della vita scarsa o insufficiente.
Per l’ambiente Trento si classifica al primo posto seguita da Milano, Pordenone e Sondrio. Come lo scorso anno, chiude la classifica Catania, fanalino di coda.
Oltre il 60,1% della popolazione residente nel Mezzogiorno è al di sotto di livelli considerati accettabili di qualità della vita. Il salto più importante è quello di Ascoli Piceno, dalla 37ª alla quinta posizione. Foggia fanalino di cosa mentre è stabile Crotone. Deludono le grandi aree urbane: Milano posizione 45 (era 29ª), Roma 50° posto, comunque in risalita, Torino al 64° (dal 49°) Napoli è in coda (103ª, era terzultima).
Trento si classifica in prima posizione anche per istruzione e formazione. Per il tempo libero e il turismo Siena si conferma al primo posto.