Il Natale 2020 in che misura sarà diverso dagli altri? La seconda ondata di Covid-19 non permette ancora di fornire alcuna risposta certa in merito.
Secondo le ultime indiscrezioni, tuttavia, governo e presidenti delle Regioni starebbero lavorando con il fine di allentare gradualmente le misure restrittive.
Il Dpcm in scadenza il prossimo 3 dicembre potrebbe durare una settimana in più per poi essere sostituito da un nuovo testo con al centro le misure per i festeggiamenti di fine anno.
Cosa potrebbe prevedere il nuovo Dpcm ?
Si penserebbe ad una più accelerata revisione della classificazione delle zone, oltre che a regole variabili a seconda delle province. Anche per quelle interne alle zone rosse ma con dati confortanti si potrebbe, per esempio, optare per un allentamento delle misure.
I circoli e le strutture sportive, i cinema ed i teatri, oltre che le palestre, dovrebbero rimanere chiusi. Al contrario, non si escluderebbe l’introduzione di misure più morbide per ristoranti e negozi. Questi ultimi, per esempio, potrebbero rimanere aperti anche in tarda serata, con lo scopo di salvare l’economia ma scaglionando i clienti.
I cenoni
Sarà possibile cenare con i propri parenti? Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) è intervenuto a SkyTg24, rilasciando alcune importanti dichiarazioni a riguardo.
“Anche io sono abituato a Natale a fare il cenone con 20 persone, ma quest’anno non si può – ha annunciato Miozzo- . Si riaprirà qualcosa, in alcune aree già dal 3 dicembre. Ma non possiamo fare un Natale da liberi tutti, abbiamo fatto un’estate da liberi tutti e abbiamo avuto conseguenze durissime. Quindi anche per lo shopping speriamo di non vedere quelle scene di resse nei negozi per accaparrarsi offerte, non ce lo possiamo permettere.
Visto che il trend epidemilogico è positivo – ha continuato Miozzo – ci sarà probabilmente la riapertura di alcuni spazi e luoghi di ristoro tradizionali e, in alcune parti del Paese, potrebbe accadere già dopo il 3 dicembre”.