Qualche giorno fa il Presidente del consiglio Giuseppe Conte ha presentato tutte le novità del nuovo Decreto Rilancio, che ha introdotto il fine il Reddito di emergenza, una misura pensata per sostenere l’intero nucleo famigliare del richiedente.
Chi può richiede il Reddito di emergenza?
La richiesta per avere il sussidio dovrà essere presentata entro la fine del mese di giugno e ne potranno beneficiare i nuclei famigliari che rientrano nei seguenti requisiti:
- essere cittadino residente in Italia;
- nel corso del mese di aprile 2020 il reddito famigliare deve essere inferiore ad una soglia pari all’ammontare del reddito di emergenza;
- il patrimonio mobiliare della famiglia, riferito al 2019, deve essere inferiore a 10.000 euro. Questo importo deve essere aumentato di 5.000 euro per ogni componente della famiglia. Il tetto massimo deve essere di 20.000 euro;
- Isee inferiore a 15.000 euro.
Reddito di emergenza: gli esclusi dal provvedimento
Non potranno beneficiare del reddito di emergenza gli appartenenti alle seguenti categorie:
- detenuti o siano ricoverati in strutture a carico delle Stato;
- abbiano in famiglia un beneficiario di reddito di cittadinanza;
- abbiano in famiglia un beneficiario di una misura contenuta all’interno del Decreto Cura Italia (come ad esempio il bonus 600 euro);
- abbiano in famiglia una persona che è destinataria di una pensione (tolte quelle di invalidità);
- abbiano in famiglia una persona con un contratto di lavoro dipendente e una retribuzione media superiore a quella del reddito di emergenza;
- incompatibilità con il reddito di cittadinanza.
Come viene calcolato l’importo del Reddito di emergenza?
L’importo del reddito di emergenza varia asseconda del numero dei componenti del nucleo famigliare che ne hanno diritto. Si parte da un minimo di 400€ ad un massimo di 800€ (840€ se presenti dei disabili).
Per il calcolo viene usato una scala di equivalenza con i seguenti coefficienti:
- 1 per chi presenta la domanda;
- +0.4 per ogni componente maggiorenne;
- +0.2 per ogni componente minorenne.
Tuttavia l’importo non potrà superare gli 800 euro anche se il parametro di equivalenza dovesse superare i 2 punti. L’aumento riguarda però quei nuclei famigliari dove sono presenti uno o più disabili gravi o non autosufficienti. In quest’ultimo caso il paramento di scala può arrivare fino a 2.1 così da ricevere un massimo di 840€ mensili. Ricordiamo che la domanda va presentata tramite i Caf o i Patronati, entro il mese di giugno dell’anno corrente.