Diverse associazioni di studenti di medicina, quali Giovani Medici per l’Italia e l’Associazione ALS, lamentano la sparizione, dopo la ribalta mediatica data dalle bozze dei DPCM dei giorni scorsi, di 5000 borse di specializzazione. Inoltre, quest’ultime mettono in guardia dalle insidie che si presentano dinnanzi al Sistema Sanitario Nazionale: per gli studenti non potrà reggere le sfide del futuro senza un investimento sulla formazione specialistica.
La fragilità del SSN, sempre secondo le dichiarazioni dei portavoce degli studenti di medicina, si sta evidenziando in questi giorni di emergenza, rischiando di esplodere e diventare ingestibile nel prossimo futuro. Il sistema di pensionamento, la crisi economica e le carenze accumulate nel corso degli anni rischieranno di venire fuori, in tutta la loro brutalità, quando interi reparti chiuderanno e l’assistenza Sanitaria non sarà più un diritto universale.
Le richieste sono semplici e dirette: certezza di crescita nel futuro e aumento delle borse di formazione specialistica in medicina commisurato ai 50000 medici che nei prossimi anni mancheranno negli ospedali, nelle strutture e nei laboratori.
Ad ogni modo, sul tavolo non ci sono soltanto richieste per i palazzi della politica. Alcune associazioni, con la fine dell’emergenza sanitaria, promettono battaglia sullo stile dei gilet gialli francesi. Saranno settimane calde, non solo nei reparti affollati a causa dell’emergenza, ma anche tra chi richiede certezze per il proprio futuro lavorativo.