Cambia il governo e con il 2020 tornano anche le vecchie abitudini della precedente legislatura. In particolare, domenica 5 gennaio ha visto la prima edizione del nuovo decennio della #domenicalmuseo, l’iniziativa promossa dal 2014 dal ministro della Cultura e del Turismo Dario Franceschini. Introdotta nel 2014, dalla prima edizione a oggi sono stati circa 17 milioni i visitatori dei soli musei statali che ne hanno approfittato. A questi si sommano gli altrettanti numerosi visitatori dei musei comunali che hanno via via aderito alla promozione.
Anche il 5 gennaio le attese non sono state deluse. Si è trattato di un’edizione da record della prima domenica gratuita del mese, che, complici gli ultimi strascichi delle festività natalizie, ha fatto registrare decine di migliaia di visitatori in tutta Italia nei principali musei e siti archeologici in tutta Italia.
“La cultura è per tutti ed è davvero una festa vedere così tanti cittadini e famiglie andare a visitare i musei delle proprie città. Dalla sua prima edizione del luglio 2014 più di 17 milioni di persone sono andate al museo gratuitamente con questa promozione”, così il ministro Dario Franceschini.
Tra i principali siti aperti in tutta Italia, il più visitato è stato il Parco del Colosseo, con oltre 24mila ingressi. A seguire, Pompei con poco più di 11mila e il Giardino di Boboli con 10.275 entrate, mentre Palazzo Pitti, quarto in “classifica”, ha sfiorato da molto vicino le 10mila visite.
Il 2 febbraio si terrà la prossima domenica al museo, ma per i siciliani, in realtà, non si tratta di una novità. Infatti, nonostante nel resto d’Italia l’iniziativa non si sia tenuta dall’insediamento dell’ex ministro Bonisoli, la Sicilia ha continuato, grazie anche alla decisione del compianto assessore Lorenzo Tusa, a proporre la domenica al museo, già a partire dall’agosto 2018, quando con un botta a risposta tra lui e l’ex ministro era stata proclamata la continuità dell’idea di Franceschini.
Nel frattempo, proprio quest’ultimo può twittare felice le foto delle lunghe file per l’ingresso ai musei, aggiungendo: “Ogni volta una festa di popolo nei luoghi della cultura. Per questo tornerà ad essere nel 2020 un appuntamento fisso tutti i mesi dell’anno”.