Caos a Montefiore Conca, nel riminese: nell’allestire la scenografia per ospitare il tradizionale presepe vivente, è stata coperta la targa dedicata alla memoria di Filippo Raciti. L’ispettore capo di polizia, morì ucciso quasi tredici anni fa, il 2 febbraio 2007, negli scontri durante il derby Catania-Palermo. La targa di Montefiore Conca è stata posta nel 2014, anno in cui la stessa arena venne intitolata all’ispettore Raciti.
Coperta la targa, definita “in disaccordo col presepe”, è scoppiata subito la bufera. Istantaneo l’intervento della SAP, il Sindacato Autonomo della Polizia, che ha ricordato come “l’arena intitolata a Filippo Raciti nel 2014 dall’ex sindaco di Montefiore Conca, ha sempre ospitato il presepe vivente e la targa non è mai stata coperta. Cambia amministrazione e la nuova copre la targa con il nome del nostro collega caduto oltraggiando la sua memoria. Siamo disgustati“.
La targa è stata già scoperta dal sindaco stesso, che ha dichiarato al Corriere di Bologna che “Sono un ex carabiniere e non mi permetterei mai di fare un gesto simile. Non c’è stato nessun oltraggio: semplicemente i ragazzi della Pro Loco incaricati di allestire il Presepe hanno coperto tutte le targhe, ma anche altre strutture per questioni di ambientazione, scenografiche direi“.
Dunque, sebbene il tumulto causato da un gesto tanto semplice quanto negativamente significativo, la situazione sembra essere alla normalità, in cerca della serenità tipicamente natalizia di questi giorni.