Un altro prestigioso traguardo per la medicina siciliana, un altro successo sanitario in quel di Caltagirone; presso il locale presidio ospedaliero Gravina, infatti, è stato recentemente eseguito un delicato intervento di rivascolarizzazione miocardica completa con l’ausilio della macchina cuore-polmone ECMO, in grado artificialmente di sopperire alle funzioni vitali del cuore e dei polmoni. Un risultato positivo che si ripete, a distanza di pochi mesi, per l’equipe sanitaria guidata dall’emodinamista catanese Daniele Giannotta, direttore dell’U.O.S di Cardiologia interventistica del p.o “Gravina” di Caltagirone, coadiuvato in questo intervento dal dott. Giuseppe Giacchi.
A beneficiare di un intervento tanto complesso quanto rischioso – della durata di oltre sei ore – è stata una giovane originaria del luogo, Valentina, di 34 anni, alla quale fin da bambina è stato diagnosticato un diabete mellito di tipo 1: nel 2013, secondo i dati del Ministero della Salute, i soggetti affetti in Italia da questa tipologia di diabete erano oltre 300.000, un dato ancora oggi in aumento; si tratta di una patologia cronica ed autoimmune, la quale, di fatto, rende il pancreas incapace di secernere insulina. Valentina, mesi fa, aveva manifestato i primi sintomi, con difficoltà respiratorie ed accumulo di liquido nei polmoni; a complicare il tutto la neuropatia diabetica, tale da inibire la sensibilità dolorifica della paziente. La diagnosi dei problemi cardiaci, alla fine, è arrivata a dicembre 2018, mese a partire dal quale è iniziato il trattamento farmacologico e la programmazione di un adeguato percorso terapeutico, a cura del dott. Giannotta, culminato nell’intervento dei giorni scorsi.
”La ragazza presentava importanti danni cronici, una rarità per un soggetto così giovane, causati dalla malattia diabetica – spiega Giannotta ai nostri microfoni – consistenti in lesioni del tipo C.T.O che hanno comportato una severa disfunzione ventricolare sinistra, con frazione d’eiezione del 30%; a complicare il caso clinico vi erano anche severe disfunzioni polmonari e renali”. Per l’emodinamista catanese, dunque, si è reso necessario il ricorso alla macchina cuore-polmone ECMO, già utilizzata a Caltagirone nel mese di gennaio; in Italia, ad oggi, sono pochissimi i centri di emodinamica che utilizzano ECMO durante l’angioplastica coronarica.
Abbiamo raggiunto la giovane Valentina, solare ed energica dopo la sfida affrontata, a qualche ora dalle sue dimissioni ospedaliere: ”Ho avuto molta paura e tanta tensione – ci confida la ragazza, senza nascondere l’emozione – ma ho deciso di correre questo rischio perchè voglio vivere”. In compagnia della madre, che l’ha accompagnata in questo viaggio, Valentina, con alle spalle tante professioni (da quella di estetista a quella di decoratrice) ed un sorriso invidiabile, mette a nudo le sue emozioni: ”Mi sono sentita a casa e per questo desidero ringraziare tutto lo staff infermieristico. Da un lato ho pensato di morire, temendo di non uscire più dalla sala operatoria; dall’altro mi sono fidata ciecamente del dott. Giannotta, il quale, insieme a mio padre, è stato il mio punto di riferimento per affrontare e vincere questa battaglia”.
Il peggio è passato per tutti, dagli amici ai familiari di Valentina: ”In questo momento sono più tranquilla – afferma con sollievo la madre, sempre accanto alla ragazza in questi dieci giorni cruciali – pur essendo fin da subito consapevole dei rischi, ho creduto ciecamente nelle capacità del medico; ci siamo sentiti come parte di una grande famiglia che ha combattuto un’enorme battaglia per un obiettivo comune”. Emozioni a parte, madre e figlia iniziano a pensare ad un nuovo capitolo che da oggi si apre nella vita della giovane ragazza di Caltagirone, a cui abbiamo chiesto quali siano i progetti per il futuro e i sogni nel cassetto: ”Voglio aumentare il livello di prevenzione della mia salute, per questo motivo installerò a breve un infusore per tenere sotto controllo i miei livelli di insulina”, dice Valentina. “Se potessi viaggerei sempre ma per adesso mi interessa solo rimanere lontana dagli ospedali; sono profondamente grata ai dottori Giacchi e Giannotta ed il mio più grande desiderio è vivere bene ed in salute”.
Soddisfazione e sollievo anche per il dott. Daniele Giannotta, al suo secondo intervento di successo con l’ausilio dell’ECMO, a proposito del quale aggiunge: “Sono certo che con pazienti con queste caratteristiche cliniche, quali insufficienze renali, polmonari e cardiache, ECMO rappresenti un supporto fondamentale in interventi di rivascolarizzazione percutanea”. Poi, in merito alla giovane paziente trattata, Giannotta dichiara: ”È motivo di grande felicità che Valentina oggi sia qui tra noi, uscendo con condizioni notevolmente migliorate (45 % di frazione d’eiezione ); questo successo deve comunque essere un punto di partenza e non di arrivo al fine della prevenzione secondaria, in quanto quella primaria è stata fallimentare”.
“Desidero altresì ringraziare il direttore generale dell’ASP di Catania Maurizio Lanza, il Direttore Sanitario dell’ASP di Catania Antonino Rapisarda e il Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero di Caltagirone Giovanna Pellegrino, che hanno permesso il raggiungimento di questo risultato, garantendo i processi amministrativi necessari – conclude l’emodinamista- . Oggi abbiamo raggiunto un livello di conoscenze e di competenze necessarie per trattare queste lesioni, potendo garantire un intervento fatto in sicurezza per il paziente. In generale ritengo necessaria, da parte della classe medica, una maggiore attenzione nello screening diagnostico per le complicanze del diabete, uno tra i principali responsabili di malattie cardio-vascolari”.