Ieri domenica 25 novembre 2012 è stata una domenica all’insegna della grande scelta per il candidato premier del PD alle prossime elezioni. Ben 5 sono stati i nomi proposti agli italiani:
- Pierluigi Bersani: Segretario del Partito;
- Matteo Renzi: Sindaco di Firenze;
- Nichi Ventola: Presidente della Regione Puglia;
- Laura Puppato: Capogruppo della Regione Veneto;
- Bruno Tabacci: Iscritto all’Api;
Età media dei candidati 51,5 anni, le urne confermano la volontà che gli italiani vogliono essere partecipi di fatti si sono presentati ben 4 milioni, un boom incredibile nonostante molti si sono dimostrati riluttanti al fatto che per partecipare al voto bisognava iscriversi e pagare 2 euro.Sembra quasi un discrimine, un vincolo/conditio sine qua non al voto, soprattutto se raffrontato alla situazione spagnola, che in un omonimo periodo di crisi parallelo, si presenta diversamente. In Spagna ormai si va oltre i partiti, si votano le persone! Certo qui stiamo parlando delle primarie del Pd ma prima di tutto del nuovo candidato premier! Se il popolo detiene la sovranità perché non dovrebbe essere libero di scegliersi tutti i candidati? A proposito di ciò si vocifera che lo stesso Matteo Renzi è stato uno di quei candidati che ha raccolto voti dalla destra, giustamente i sostenitori del Pd non accettano una cosa simile ma se rovesciamo la medaglia è una visione erronea perché il popolo anche se di un altro partito è chiamato a votare in toto! Non si può privare a persone appartenenti ad altri partiti di scegliere i candidati premier, a testimonianza di ciò “sorprendemente” si è recata alle urne Giorgia Meloni, candidata alle primarie del Pdl.
Dopo questa parentesi è giusto dare spazio ai candidati e ai risultati in tempo reale dello scrutinio, Bersani per adesso è in testa con il 44,4 % e oscillerà secondo le previsioni fino al 48%, segue Renzi con il 36,9 % e poi Vendola con il 14,4 %, Puppato con il 3 % e infine Tabacci con 1,2 %. Per evitare il ballottaggio uno dei candidati doveva ottenere la maggioranza ma a quanto pare sarà scontro diretto tra Bersani e Renzi fino all’ultimo voto!
Stamattina Bersani aveva già predetto il ballottaggio, prima di votare: «Difficile una vittoria al primo turno. Ballottaggi? Ne farei sette», ha aggiunto che non teme di rincorrere la carica di candidato premier e di sentirsi come uno che per tutta la carriera ha ambito a quel posto, ma poi gli viene soffiato dal primo di turno. Dall’altro versante abbiamo Matteo Renzi ( il rottamatore, l’uomo di destra che sta in sinistra) che con i suoi 37 anni è l’anima giovanile tra i candidati, con il pettorale numero 70, tolta la fascia di sindaco di Firenze ha partecipato questa mattina alla 29esima edizione della Firenze Marathon. Il candidato alle primarie di centrosinistra, nel giorno del voto, come più volte annunciato nelle scorse settimane, ha deciso di correre la mezza maratona, poco più di 20 chilometri, per le vie della sua città e ha dichiarato: «Se perdo le primarie, sarà stata comunque una grande esperienza di popolo, ma vinceremo», ed è andato a votare dopo aver seguito la sua amata Fiorentina in trasferta contro il Torino. Per quanto riguarda, Laura Puppato, l’unica donna candidata premier, ha dichiarato: «Le primarie sono state troppo brevi. In caso di eventuale ballottaggio penso che potranno esserci anche delle sorprese». Infine sugli altri due frontiVentola viene pizzicato da quegli di Striscia la notizia per il presunto aiuto giunto dall’amico Lino Banfi a queste primarie, sponda milanese Tabacci afferma prima di recarsi alle urne: “La dichiarazione del sindaco Pisapia a sostegno di Nichi Vendola non mi ha sorpreso, perché conosco la sua indole politica” .