Spacciava quantità ingenti di arance provenienti dall’Egitto per prodotti ortofrutticoli nostrani: una persona a Catania è stata denunciata per frode in commercio dai militari del reparto speciale dei Carabinieri per la tutela dell’agroalimentare. Sequestrati, inoltre, 11mila chilogrammi di arance contraffatte, che mancavano della dovuta rintracciabilità . Sono state, inoltre, riscontrate violazioni amministrative, contestate con sanzioni pari a 15mila euro.
L’operazione dei militari, tuttavia, non ha riguardato soltanto la Sicilia, bensì tutto il territorio italiano dove sono state riscontrate irregolarità diffuse. Tra le quarantacinque aziende analizzate, infatti, i Carabinieri hanno scoperto confezioni di frutta secca, erbe aromatiche, baccalà e sardine e alici fuori legge nelle province di Ravenna e Reggio Emilia. A L’Aquila, invece, i militari hanno sequestrato uova biologiche per le quali non era possibile risalire alla provenienza, mentre a Caserta, Napoli e Salerno prodotti di ortofrutta, salumi e formaggi, passata di pomodoro e prodotti biologici non rintracciabili.












