Uno studente russo, Alexei Zyrianov, raccogliendo una sfida proposta da alcuni suoi colleghi, ben consapevole delle sfide economiche che gli studenti sono costretti a fronteggiare, si è sostentato per un mese intero con soli 20 euro. Probabilmente è il sogno di ogni universitario: mantenersi con pochi euro e risparmiare il resto per svagarsi o anche per mantenere gli studi. Ma un sostentamento simile è realistico? Le giornate del giovane russo erano scandite regolarmente da 3 pasti, composti da alimenti a basso costo: fiocchi d’avena, cioccolata scura, banane, grano saraceno, uova, carote e verza. Gli alimenti erano abbastanza variegati, e l’apporto delle sostanze nutritive era anche abbastanza efficiente. Si tratta inoltre di prodotti che nei supermercati si trovano notoriamente a basso costo e che lui riusciva a comprare spendendo dai 15 ai 53 rubli al giorno, che corrispondono grosso modo ai nostri 20-75 centesimi. Una simile dieta ovviamente ha comportato anche un piccolo svantaggio: il giovane ha perso 5 chili – com’era prevedibile – cosa che ha reso parzialmente inefficace l’apporto energetico, indispensabile per gli studi. Tuttavia non è mancata la gratificazione di aver vinto la scommessa.
Questa storia, non facilmente applicabile in quanto comunque il risparmio non deve privare lo studente delle fondamentali energie per fronteggiare la giornata, può comunque insegnarci qualcosa: lo studente fuori sede deve imparare a contenere i costi per mettere da parte qualcosina; lavorare non sempre è conciliabile con lo studio, però si possono attuare altre strategie:
- Contenere i costi relativi al cibo: gli studenti potrebbero portare qualcosa di pronto da casa, come carne congelata e frutta, oppure fare la spesa in supermercati dai prezzi più bassi (anche se si trovano ad una distanza più grande);
- Contenere i costi di trasporto: dentro una grande città si tende, ovviamente, ad utilizzare spesso i mezzi di trasporto pubblico (come a Catania, dove le nuove linee metropolitane offrono grandi possibilità di movimento), tuttavia per quanto possibile è salutare camminare a piedi, risparmiando anche quel piccolo euro al giorno;
- Contenere i costi delle bollette: bisogna fare attenzione a non consumare eccessivamente luce, gas e acqua;
- Contenere i costi di svago: questa è la parte più difficile, è necessario che lo studente fuori sede sacrifichi un po’ il proprio divertimento, relegandolo magari a quando torna a casa sua o comunque ad un giorno a settimana.
Seguendo questi piccoli consigli e integrandoli con altri provenienti dalla vostra esperienza, forse non vivrete con 20 euro al mese, ma risparmierete abbastanza da potervi permettere qualche svago in più o da chiedere meno soldi ai vostri genitori.