Le strutture sanitarie dell’isola risentirebbero della mancanza di infermieri, ostetrici e operatori sanitari. Ogni 24 pazienti, infatti, corrisponderebbe un solo infermiere, allontanando sempre più l’Isola dagli standard internazionali.
La denuncia arriva direttamente dal sindacato autonomo delle professioni infermieristiche, il Nursind Sicilia, il quale, in seguito alla prima riunione del nuovo anno tenutasi a Enna, fa sapere come nell’Isola la sanità pubblica risentirebbe della mancanza di circa 5mila infermieri, 1500 ostetrici e 3mila operatori sanitari.
Il blocco delle assunzioni, quindi, rappresenterebbe un rischio clinico non indifferente per la sanità isolana, dove su circa 24 pazienti sarebbe disponibile un solo infermiere, ledendo di fatto la qualità del servizio ospedaliero e la sicurezza. Secondo un recente studio internazionale, al quale la sola Asp di Trapani con il reparto di Medicina dell’ospedale Sant’Antonio Abate ha preso parte, dimostrerebbe come, per garantire sicurezza ed efficienza in corsia, sarebbe necessario almeno un infermiere ogni sei pazienti.
La situazione siciliana, invece, così come sottolineato dal coordinatore regionale del Nursind, Francesco Frittita, sarebbe di gran lunga distante dal quella internazionale e, senza dubbio, allarmante per la salute dei pazienti, se si considera che al diminuire del numero di infermieri presenti in reparto si registrerebbe un conseguente aumento del tasso di mortalità.