
Bonus figli: sono numerosi gli incentivi destinati alle famiglie per coprire le spese legate al periodo di crescita dei propri figli, o al periodo della gravidanza e nascita, fino al periodo e alle spese legate alla frequenza della scuola e dell’università. Di seguito quelli ancora attivi per il 2025. Inoltre, con la nuova Legge di Bilancio 2026 si prevedono anche nuovi aiuti economici per l’anno nuovo.
Ancora attiva la Carta per i nuovi nati che offrirà alle famiglie un contributo di 1.000 euro per sostenere le prime spese legate alla nascita, all’affido o all’adozione di un bambino. Tale incentivo sarà attivo anche nel 2026. Prevista anche l’erogazione del Bonus Asilo Nido, che metterà a disposizione n rimborso fino a 3.600 euro annui per le spese di frequenza di asili nido pubblici o privati, o per l’assistenza domiciliare per bambini con gravi patologie croniche. In questo caso il bonus varierà in base al reddito e all’ISEE della famiglia. Per i bambini con disabilità, le famiglie potranno richiedere un bonus per l’assistenza domiciliare, che coprirà le spese di supporto a casa, con un importo fino a 3.600 euro annuali.
Le madri sono ancora in tempo per poter richiedere il bonus mamme per le lavoratrici sia del settore pubblico che privato. Nello specifico, per le impiegato della pubblica amministrazione il bonus consisterà in uno sgravio contributivo totale sui contributi previdenziali, pari al 9,19%, che non verrà decurtato dalla busta paga ma coperto dallo Stato. Nel settore privato, il bonus spetta alle donne con tre o più figli, sotto forma di esonero totale dai contributi previdenziali, fino a un massimo di 3.000 euro annui (250 euro al mese). Inoltre, è previsto un contributo di 40 euro mensili per ogni mese di lavoro, sia per le lavoratrici dipendenti che autonome, con un reddito inferiore a 40.000 euro. Dal 2026, il bonus sarà potenziato e ampliato per le lavoratrici a tempo determinato e le autonome non in regime forfettario.
Detrazioni fiscali per le spese scolastiche che nel 2025 sono passate da 800 a 1000, sarà riconfermato anche per il 2026. Questa misura consente alle famiglie di beneficiare di uno sconto sull’imposta lorda IRPEF per le spese legate al mantenimento scolastico, come rette, materiale didattico e altre voci. Per quanto riguarda l’università, sono previste detrazioni separate per le spese sostenute per i figli che frequentano l’università. Le spese ammissibili includono le rette universitarie, i corsi di formazione e il materiale didattico. Le detrazioni possono variare in base al reddito familiare e alle specifiche voci di spesa, ma rappresentano un importante supporto per chi sostiene i costi dell’istruzione superiore, alleggerendo così il carico economico per le famiglie.
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