
A Catania è allarme IST: numeri in crescita anche tra i giovani
Cinque nuove diagnosi di HIV in poche settimane, decine di casi di sifilide e gonorrea. Non è una notizia che arriva da lontano, ma dai reparti dell’ospedale Garibaldi di Catania. E riguarda tutti, nessuno escluso: giovani, adulti, uomini, donne, persone sposate, anziani e persino donne in gravidanza.
Sotto l’Etna, come nel resto d’Italia, si sta vivendo un preoccupante aumento delle infezioni sessualmente trasmesse (IST), spesso legate alla mancanza di protezioni durante i rapporti occasionali. E no, non è un problema che riguarda “gli altri”. Può riguardare chiunque abbia una vita sessuale attiva, specie se con più partner.
A spiegare l’aumento dei casi è il dott. Maurizio Celesia, infettivologo dell’ARNAS Garibaldi:
“Dopo il Covid c’è stato un ‘liberi tutti’. Molti si sono lanciati in una sorta di rivincita, anche nelle relazioni. Il problema è che si è abbassata la soglia di prudenza”.
Nel 2024, sono già 38 i nuovi casi di sifilide solo nei primi mesi, e il trend rischia di superare i 200 casi entro il 2025. La gonorrea è tornata in auge. E le diagnosi di clamidia, spesso silenziosa ma pericolosa, sono in forte aumento.
Sfatiamo subito un mito: le IST non colpiscono solo chi pratica sesso estremo, fa scambismo o appartiene alla comunità LGBTQ+. Celesia è chiaro:
“Mi è capitato di curare ragazzi, coppie sposate, donne in gravidanza e persino pensionati. Non esistono categorie immuni: le infezioni viaggiano con chiunque abbia rapporti sessuali non protetti”.
La fascia di età più coinvolta? Ampia: dai 18 ai 68 anni. Ma il problema è soprattutto nei giovani, che spesso non sanno dove fare controlli, non hanno figure sanitarie di riferimento (come un ginecologo o andrologo) e si informano sul web, dove le informazioni possono essere fuorvianti.
Molte IST non danno sintomi immediati, e proprio questo le rende subdole. Possono passare anni prima di manifestarsi, e nel frattempo si trasmettono facilmente ad altri.
I sintomi, quando ci sono, vanno da lesioni cutanee, secrezioni anomale, pruriti fino a dolori pelvici e manifestazioni su mani e piedi (nel caso della sifilide secondaria). Ma spesso, soprattutto con infezioni come la clamidia, non ci si accorge di nulla fino a quando non è troppo tardi, quindi i soggetti infetti potrebbero non esserne consapevoli e trasmettere l’infezione attraverso rapporti sessuali non protetti.
Le conseguenze? Possono essere gravi: sterilità, danni neurologici, tumori, rischi per il feto in gravidanza e ovviamente, in caso di HIV, la necessità di una terapia a vita.
La risposta è semplice e gratuita: usare il preservativo. Sempre. Anche nei rapporti orali.
E poi, fare controlli periodici, anche se non si hanno sintomi. A Catania esistono ambulatori pubblici dove è possibile fare test anonimi e gratuiti, come quelli all’ospedale Garibaldi o presso i consultori.
Non meno importante, serve una nuova educazione alla sessualità: reale, aggiornata, accessibile.
Molti ragazzi non sanno neppure cosa sia la sifilide o la clamidia. E altri si illudono che “una volta sola” o “con persone conosciute” non sia pericoloso.
“Serve più consapevolezza – conclude Celesia – ma anche che i medici e il personale sanitario parlino di questi temi senza imbarazzo. Le IST si curano, ma prima ancora si possono prevenire. Basta volerlo”.
In un’epoca dove è tutto a portata di click e il sesso è più accessibile che mai, la vera trasgressione è proteggersi. Nessun moralismo, solo responsabilità.
Se non sai dove fare un test, se hai dubbi su sintomi o rapporti a rischio, rivolgiti a un consultorio, al medico di base o a un ambulatorio di malattie infettive. La tua salute vale più di una scusa o di un tabù.
Non servono soldi o complicazioni per controllarsi: a Catania esistono diversi ambulatori dove è possibile fare il test HIV e gli esami per le principali infezioni sessualmente trasmesse in modo gratuito, anonimo e senza prenotazione. Il punto di riferimento più conosciuto è l’ambulatorio del reparto Malattie Infettive dell’Ospedale Garibaldi Nesima, dove ci si può recare la mattina, dal lunedì al venerdì, per un test rapido e sicuro. Anche altre strutture pubbliche come il Cannizzaro, i consultori familiari e il Centro HIV dell’Università offrono percorsi accessibili. Tenersi sotto controllo è un gesto di responsabilità verso sé stessi e gli altri, e sapere dove andare rende tutto più semplice.
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