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SPID 2025, rinnovo per altri cinque anni: come cambia il servizio e cosa sapere sui costi

SPID 2025: Il sistema di identità digitale resta attivo fino al 2030, ma il futuro è nel portafoglio digitale europeo

SPID 2025: Buone notizie per i cittadini italiani, lo SPID non verrà disattivato, almeno per i prossimi cinque anni. È stato infatti firmato l’accordo tra Assocertificatori, Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e Dipartimento per la Trasformazione Digitale, che garantisce la continuità del sistema di identità digitale fino al 2030.

La proroga evita lo “spegnimento” previsto per il 9 ottobre 2025, ma non elimina i dubbi sul futuro della piattaforma. L’intesa è arrivata al termine di un lungo confronto tra governo e gestori, come Poste Italiane, Aruba, Infocert e Register, che chiedevano maggiori certezze economiche e operative.

SPID 2025 resta operativo, ma il futuro è il wallet digitale

Il sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti ha ribadito che SPID 2025 non rappresenta una soluzione a lungo termine. L’Italia si sta infatti preparando al passaggio verso un sistema basato su un wallet digitale europeo, che permetterà ai cittadini di conservare documenti e credenziali direttamente sullo smartphone.

Entro fine mese, sono attesi i decreti attuativi che daranno il via al progetto, in linea con le direttive UE. Questo cambiamento segnerà una fase di transizione, in cui SPID continuerà a essere utilizzato, ma verrà progressivamente sostituito dal nuovo sistema di identità digitale europea (EUDI Wallet).

SPID 2025 a pagamento: la svolta dei gestori

Una delle novità più significative riguarda la possibilità che SPID diventi a pagamento. Alcuni gestori, tra cui Infocert e Aruba, hanno già previsto costi annuali per il rinnovo dell’identità digitale, mentre Poste Italiane, finora contraria, sarebbe pronta a introdurre una tariffa di circa 5 euro all’anno.

L’introduzione di un contributo economico mira a sostenere i costi di gestione del servizio, in parte coperti anche dai 40 milioni di euro stanziati dal governo nel 2023. Tuttavia, ad oggi, AgID ha erogato solo una piccola parte dei fondi promessi, con ulteriori rimborsi attesi nei prossimi mesi.

41 milioni di utenti e 1,2 miliardi di accessi

Nonostante l’incertezza, SPID resta il sistema di accesso digitale più usato in Italia. Secondo i dati dell’Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano, oltre 41 milioni di cittadini ne fanno uso, con 1,2 miliardi di autenticazioni nel 2024 e 630 milioni solo nel primo semestre 2025.

La penetrazione tra gli utenti internet italiani ha raggiunto l’89%, con l’86% che lo utilizza più volte all’anno. Numeri che testimoniano l’importanza di SPID non solo per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione, ma anche per le imprese private e i portali bancari.

Tuttavia, la Commissione Europea ha recentemente richiesto chiarimenti sulla sicurezza del sistema, alimentando le discussioni sulla sua futura integrazione con il nuovo EUDI Wallet.

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