Questo fine settimana sarà segnato da un clima di forte tensione legato alle mobilitazioni per Gaza. Lo sciopero generale indetto per oggi e il corteo nazionale previsto domani a Roma arrivano dopo una vigilia caratterizzata da università occupate, blocchi ferroviari, proteste nei porti e momenti di scontro, soprattutto tra studenti e forze dell’ordine.
La scintilla delle manifestazioni è stata l’intercettazione della Global Sumud Flotilla, la nave con attivisti e aiuti umanitari diretti verso la Striscia di Gaza, fermata dalle forze armate israeliane. L’episodio ha innescato proteste diffuse, mettendo sotto pressione il Viminale, che ha predisposto misure straordinarie di sicurezza, bloccando permessi e licenze agli agenti.
Università e trasporti nel mirino delle proteste
Le mobilitazioni hanno avuto come epicentro gli atenei e le infrastrutture di trasporto. A Roma, Milano, Bologna, Pisa e Venezia studenti e collettivi hanno occupato facoltà e organizzato cortei. Episodi di tensione si sono registrati anche davanti a scuole superiori, come nel caso del liceo Caravillani di Roma, dove si sono fronteggiati studenti pro-Pal e membri della comunità ebraica.
I trasporti sono stati uno degli obiettivi principali: binari occupati a Firenze, treni sospesi in Toscana, tentativi di blocco al porto di Napoli e perfino uno stop momentaneo dei voli a Torino. Scene che anticipano la giornata di oggi, con lo sciopero generale proclamato a livello nazionale.
Sicilia in prima linea
In Sicilia, la Cgil regionale ha annunciato una mobilitazione diffusa.
“Si ferma anche la Sicilia domani per lo sciopero generale proclamato dalla Cgil a sostegno del popolo palestinese, contro l’aggressione alle navi civili di cittadini italiani che portano aiuti e affinché cessi la barbarie nella Striscia, ad opera dell’esercito israeliano”, ha dichiarato Alfio Mannino, segretario generale della Cgil Sicilia.
Cortei e sit-in si terranno in tutte le principali città dell’isola: da Palermo ad Agrigento, da Catania a Messina, fino a Trapani, Enna, Siracusa, Ragusa e Caltanissetta.
“L’aggressione alla missione di Global Sumud Flotilla che puntava all’apertura di un varco umanitario – ha aggiunto Mannino – è un fatto di inaudita gravità”.
Voci dai sindacati e dalla piazza
Le dichiarazioni dei sindacati siciliani hanno un tono durissimo, come riportato da La Repubblica:
“È uno sciopero proclamato dalla Cgil e da diverse sigle sindacali che ci vedrà domani tutti insieme, Cgil, Usb, Cub, Confederazione Cobas, in piazza a Palermo. È la risposta al genocidio palestinese, al blocco delle imbarcazioni degli attivisti e dei pacifisti diretti a Gaza e fa leva sulla difesa dei principi costituzionali”, ha detto Mario Ridulfo, segretario generale della Cgil Palermo.
Lo stesso Ridulfo ha rilanciato un appello alla mobilitazione diffusa:
“Invitiamo i commercianti ad abbassare le saracinesche, le casalinghe a venire al corteo, i disoccupati a scendere in piazza. Lo sciopero è un sacrificio ma è l’unica arma di cui disponiamo per fare pressione sui governi”.
Tra clown, artisti di strada e famiglie
Le piazze siciliane hanno visto una partecipazione variegata: studenti, lavoratori, pensionati e famiglie intere hanno scelto di unirsi ai cortei. A Palermo in testa al corteo hanno sfilato artisti di strada e clown vestiti da militari, in chiave satirica, “per ridicolizzare la violenza e le armi”. Altri hanno deciso di dare testimonianza diretta del loro lavoro, come una coppia di medici che ha portato in braccio la figlia di soli quattro mesi, con la scritta “Medici” dipinta in fronte.
“È una causa troppo importante per non scendere in piazza, non si deve perdere più tempo“, ha detto Elisa, pediatra all’Ospedale dei Bambini.
Il dibattito politico e le reazioni
Lo sciopero ha acceso anche il dibattito politico. Il ministro Matteo Salvini ha proposto una revisione della normativa sugli scioperi, giudicando la mobilitazione «ingiustificata», mentre il segretario Cgil Maurizio Landini ha replicato sostenendo che “non si stanno rispettando le nostre norme costituzionali” e che “non sono tutelati nostri connazionali arrestati in acque libere“.
Il governo ha escluso la precettazione, preferendo evitare ulteriori tensioni. Ma la Sicilia, come il resto d’Italia, si prepara a una giornata di protesta che sarà al tempo stesso un atto politico e simbolico in solidarietà con Gaza.
Alcune foto tratte da la Repubblica che ritraggono la manifestazione svoltasi a Palermo, in piazza Giulio Cesare.













