L’ Universitร di Catania ha rotto il silenzio di fronte alla tragica situazione di Gaza per il conflitto israelo palestinese. A fine agosto รจ stata redatta una lettera chiedendo allโAteneo di prendere una posizione chiara e risoluta di sostegno del popolo palestinese e di condanna del genocidio in corso.
Il documento, con oltre 300 firme tra docenti e personale amministrativo, denuncia le violazioni sistematiche dei diritti umani e del diritto internazionale, lโintenzionale distruzione dei beni culturali e delle infrastrutture civili, compresi gli edifici scolastici e gli ospedali, lโuso della fame come arma di guerra, lโuccisione di giornalisti e giornaliste e il perseguimento consapevole della strategia di โscolasticidioโ pianificata dal governo israeliano. La lettera non vuole essere un atto meramente simbolico, ma produrre un effetto concreto nelle politiche universitarie di Unict, perchรฉ il silenzio e lโinazione non sono piรน opzioni percorribili davanti alla morte di oltre 60.000 palestinesi, di cui piรน di 20.000 bambine e bambini, alla carestia indotta, allo sgombero coatto della popolazione, alla devastazione totale del territorio da parte dellโesercito israeliano.
I firmatari e le firmatarie si rivolgono alla comunitร universitaria, al Senato e al Consiglio di Amministrazione affinchรฉ rompano gli indugi e uniscano la loro voce a quelle dei molti altri atenei italiani che si sono giร espressi con fermezza sulla questione, approvando una mozione in cui si esprima una condanna netta e inequivocabile delle azioni del governo e dellโesercito israeliano; si stabilisca lโinterruzione di accordi presenti o futuri con universitร e aziende israeliane coinvolte nei territori occupati e nella macchina bellica israeliana; si decreti la sospensione degli accordi con le aziende italiane ed estere che producono dichiaratamente tecnologie belliche o comunque suscettibili di dual use, e che rendono cosรฌ possibile il massacro dei gazawi; si decida il sostegno e lโampliamento delle borse di studio per studenti e studentesse palestinesi; e infine si istituiscano forme collettive di ricordo delle vittime civili, per rendere giustizia alla memoria dei morti e restituirgli la dignitร del lutto.
โIl momento di agire รจ questo. Se tacciamo, se non interveniamo, se lasciamo che questioni di opportunitร politica abbiano la meglio sul senso di giustizia, ne dovremo rispondere davanti alle nostre coscienze e alle generazioni future”, affermano i promotori del DIGA, Osservatorio Permanente per le Diseguaglianze, Informazione, Guerra e Ambiente dellโUniversitร di Catania. LโUniversitร รจ unโistituzione vocata alla ricerca del sapere e soprattutto alla formazione delle giovani generazioni, e come tale non puรฒ restare in silenzio senza vedere snaturarsi la sua ragion stessa di esistere come universitas.
Il documento firmato dai docenti e dal personale amministrativo dell’Universitร di Catania รจ disponibile a questo link: Lettera Aperta dei docenti e del personale Unict per Gaza.











