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Esplosione a San Giovanni Galermo, prorogato lo stato di emergenza

Esplosione a San Giovanni Galermo: La Regione stanzia nuovi fondi e fissa al 4 marzo 2026 la nuova scadenza.

Il governo regionale guidato da Renato Schifani ha deliberato una proroga di sei mesi dello stato di emergenza legato all’esplosione del 21 gennaio scorso a San Giovanni Galermo, quartiere di Catania. La nuova scadenza è fissata per il 4 marzo 2026 e riguarda le palazzine di proprietà dell’Istituto autonomo case popolari (Iacp) colpite dal grave incidente. Contestualmente, è stata confermata la nomina del commissario delegato, Gaetano Laudani, che continuerà a coordinare le operazioni di ripristino e assistenza alle famiglie.

Nuovi fondi per ristrutturazioni e traslochi

La giunta regionale ha approvato un ulteriore stanziamento di 144 mila euro, destinato a lavori di ristrutturazione e alle spese di trasloco degli inquilini coinvolti. Questa somma si aggiunge ai 510 mila euro già stanziati nei mesi scorsi, portando così a oltre 650 mila euro le risorse complessivamente investite per affrontare l’emergenza. I fondi serviranno a coprire gli interventi rimasti in sospeso e ad accelerare il ritorno alla normalità per le famiglie sfollate.

Palazzine dissequestrate e nuove possibilità di intervento

Una delle ragioni principali della proroga è legata al fatto che il primo piano operativo non aveva incluso le palazzine situate ai civici 1, 3, 5 e 7 di via Gualandi. Questi edifici, infatti, erano stati inizialmente posti sotto sequestro dalla Procura distrettuale di Catania per consentire le indagini sulle cause dell’esplosione. Ora che il sequestro è stato revocato, sarà possibile avviare anche in queste strutture i lavori di messa in sicurezza e ristrutturazione.

Verso il ritorno nelle abitazioni

In altri immobili già interessati dall’esplosione, i lavori sono stati conclusi o sono in fase avanzata di esecuzione. L’obiettivo dichiarato dalla Regione è quello di superare lo stato di emergenza e consentire al più presto il rientro nelle proprie abitazioni di tutte le famiglie sfollate, restituendo così serenità a un intero quartiere colpito da un evento drammatico che ha segnato profondamente la comunità.

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