
Ogni anno, concedersi qualche giorno al mare diventa sempre più difficile! Per molte famiglie organizzare una semplice giornata in uno degli stabilimenti balneari della nostra Penisola si sta lentamente trasformando in un vero e proprio lusso. Tra costi eccessivi e rincari continui, una pausa dagli impegni giornalieri diventa un peso per il portafoglio di diverse famiglie.
Spiagge vuote, ombrelloni chiusi sono ormai diventati uno scenario quotidiano con il quale dover far i conti. Sempre più italiani non riescono a sostenere le spese di uno stabilimento balneare . A conferma di ciò le dichiarazioni di denuncia del Codacons: “i balneari dovrebbero fare un serio esame di coscienza e maggiore autocritica, evitando di utilizzare la scusante del caro-vita come giustificazione al calo delle presenze in spiaggia e preoccupandosi invece di ridurre le tariffe al pubblico– aggiungendo– . Quello che però i balneari non dicono è che tutti i lidi, negli ultimi anni, hanno ritoccato al rialzo i propri listini al pubblico, prima con la scusa del Covid, poi a causa del caro-bollette. Aumenti applicati in modo indiscriminato in un momento di emergenza e di aggravio di costi in capo alle imprese del settore che non sono più rientrati, portando alla paradossale situazione odierna”.
Un dato è certo: il rincaro relativo ai prezzi degli stabilimenti balneari è arrivato anche in Sicilia! Ormai anche nella nostra Isola i lidi diventano sempre più vuoti e prezzi sempre più alti. Da una parte le associazioni dei consumatori puntano il dito contro chi gestisce i lidi del territorio, accusandoli di aver aumentato i prezzi in modo eccessivo. Dall’altra i gestori si difendono, sostenendo che in Sicilia i prezzi restano tra i più bassi d’Italia e che gli aumenti effettuati sono solo il risultato inevitabile dell’aumento dei costi della vita. A questo punto ci si chiede dove sia la verità? A fare un po’ di chiarezza l’analisi condotta da Federconsumatori Sicilia, che ha raccolto i dati delle province di Palermo Catania e Trapani. I risultati dell’analisi sono chiari: i prezzi dei servizi balneari nella nostra Isola restano relativamente contenuti rispetto al resto d’Italia ma l’aumento ,rispetto all’anno precedente, è comunque evidente e pesa sulle tasche dei siciliani, che sempre più raramente si concedono una giornata al mare!
Dei dati emersi dalla ricerca di Federconsumatori sui prezzi degli stabilimenti balneari arriva la chiara conferma, scritta nero su bianco: La Sicilia si conferma per l’estate 2025 la Regione più economica d’Italia! E nonostante i rincari, i costi per ombrelloni, sdraio, lettini e pedalò risultano inferiori rispetto alla media nazionale. Si evince anche che gli abbonamenti stagionali in Sicilia arrivano a costare fino al 50% in meno rispetto alle altre aree del Paese.
Nel dettaglio si parla di un aumento del 4% per il noleggio dell’ombrellone, del 3% per poter noleggi una sdraio, mentre il lettino segna, per il 2025, un rincaro del 10%. Secondo i dati rilevati da Federconsumatori l’abbonamento giornaliero per i lidi siciliani sale al 11%, quello mensile al 5%, infine quello stagionale del 3%. Colpiti anche gli altri servizi offerti, un’ora in pedalò o sul sup costerà 4% in più rispetto al 2024. In media, per la stagione balneare 2025 in Sicilia, si registra un aumento del 6% su tutti i servizi.
Analizzando nel dettaglio i dati raccolti emerge chiaramente che registrare i rincari più mercati sono soprattutto i lettini e gli abbonamenti giornalieri. Al contrario gli aumenti su abbonamenti mensili o stagionali risultano più contenuti. Questo aumento indica una strategia ben definita da parte dei gestori dei lidi. La stagione turistica in Sicilia si sta sempre più orientando verso il turismo “mordi e fuggi”. Di conseguenza, i prezzi vengono alzati soprattutto per le formule più richieste, come l’ombrellone e il lettino per una singola giornata di mare.
“Sono dati dai quali emerge un giudizio dolce-amaro – commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – Da una parte non possiamo non vedere che i servizi nelle spiagge siciliane costano molto meno che nel resto d’Italia, ma dall’altra non possiamo nemmeno fare finta di non capire il perché: i siciliani non hanno soldi da spendere per le vacanze, mentre i turisti ormai passano dalla Sicilia per pochi giorni”. Concludendo: “purtroppo questa nostra valutazione non è quasi per nulla diversa da quella che abbiamo fatto l’anno scorso, perché la situazione è praticamente identica: il mare in Sicilia costa poco perché i siciliani sono sempre più in difficoltà, i turisti restano sempre meno e perché venire in Sicilia costa sempre di più”.
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