Catania ritrova una piazza storica: inaugurata l’area dell’ex Santa Marta, un nuovo spazio nel cuore della città, una nuova piazza è stata ufficialmente consegnata . Un nuovo spazio pubblico nell’area dove un tempo sorgeva il plesso degli ospedali riuniti Santa Marta e Villermosa. Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato il sindaco Enrico Trantino, il vicesindaco Paolo La Greca e il Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, ex presidente della Regione Siciliana e promotore del progetto di riqualificazione.
Rigenerazione urbana e memoria
L’intervento ha interessato un’area complessiva di 4.150 metri quadrati, di cui ben 1.250 destinati a spazi verdi, restituendo alla città uno spazio pubblico aperto, accessibile e simbolicamente centrale. L’opera, gestita dall’Assessorato regionale alle Infrastrutture, ha portato alla demolizione di un edificio costruito negli anni Settanta, ormai in disuso, che copriva alla vista un prezioso monumento settecentesco firmato Vaccarini. Proprio questo edificio storico barocco è destinato – secondo gli impegni delle istituzioni – a diventare la nuova sede della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Catania.
Musumeci ha definito l’intervento: “il primo grande atto di rigenerazione urbana dopo decenni di stasi”. Il nuovo spazio si inserisce in un contesto di forte valore simbolico: a pochi passi si trovano il Monastero dei Benedettini, la Torre del Vescovo, il Bastione degli Infetti e l’ex ospedale Vittorio Emanuele, dove sorgerà in futuro il Museo dell’Etna. “È una piazza splendida e viva – commenta Musumeci – pensata per le persone, per i residenti, per i turisti e per il tessuto culturale di questa città”.
Il sindaco Trantino ha sottolineato come questa nuova piazza non sia un intervento isolato, ma parte di un più ampio programma di riqualificazione che coinvolgerà anche le periferie: “vogliamo coinvolgere i cittadini nella gestione dello spazio – ha detto – e stiamo progettando anche un’area giochi per i più piccoli. Questa non è solo una piazza: è un segno di riscatto urbano”.
Alla cerimonia hanno preso parte numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui i deputati regionali Balsamo, Porto e Zitelli, il rettore eletto dell’Università di Catania Enrico Foti, la soprintendente Ida Buttita, il presidente del I Municipio Paolo Bassini e il progettista Giuseppe Scannella, insieme ai tecnici del Genio Civile e del Comune, che hanno formalmente trasferito la competenza sull’area.
Le polemiche: degrado e incuria nel palazzo settecentesco
Non sono però mancate le critiche, soprattutto da parte dell’associazione Lungomare Liberato, che ha denunciato una situazione di grave abbandono del monumento riemerso grazie alla demolizione. In un post su Fcebook si può leggere: “il palazzo settecentesco del Vaccarini versa in un degrado estremo, , con anche i documenti sanitari delle persone sparsi a terra.C’erano dei turisti che entravano dentro. “
A quanto riferito dall’associazione, solo nella mattina dell’inaugurazione sarebbe stata posizionata una rete di plastica arancione per delimitare l’area pericolante. Inoltre, è stata segnalata la misteriosa assenza del busto di Pietro Finocchiaro, fondatore dell’ospedale Santa Marta: “Sparito, rubato? Non si sa. Ma resta una grave perdita simbolica”, commenta Lungomare Liberato.
Inoltre, molte delle panchine sono state collocate sotto il sole diretto, anziché all’ombra degli alberi, rendendo scomoda la sosta per chi cerca riparo dal caldo.

La denuncia richiama l’attenzione sulla necessità di completare l’intervento di rigenerazione non solo dal punto di vista estetico, ma anche nella cura e nella tutela del patrimonio storico, evitando che il nuovo spazio diventi teatro di incuria o vandalismo, come altre zone meravigliose di Catania ad esempio il parco Horacio Majorana che versa in uno stato di abbandono umiliante per la città e per i cittadini come evidenziato nell’articolo Catania, sempre più degrado e abbandono: il caso del parco Horacio Majorana.












