
La Sicilia celebra oggi il 79° anniversario dello Statuto Speciale, la “Carta Fondamentale” che sancì, nel 1946, l’autonomia regionale a seguito del secondo conflitto mondiale. Il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno, ha sottolineato l’importanza di commemorare tale ricorrenza come atto di dovere nei confronti della memoria storica e delle speranze di riscatto del popolo siciliano
“Celebrare i 79 anni dello Statuto della Regione Siciliana è un dovere, resta la nostra ‘Carta Fondamentale’”, ha affermato Galvagno. Ricordando il contesto drammatico del secondo dopoguerra, il presidente ha evidenziato come la stesura dello Statuto fu il frutto di convergenze sociali e politiche molto diverse tra loro, unite dalla volontà di rilanciare la Sicilia e l’intera neonata Repubblica Italiana. “Fu il primo atto formale della rivalsa del popolo siciliano. Una compensazione che tuttavia non è mai stata pienamente realizzata per responsabilità soprattutto esterne al nostro territorio”.
Nel suo intervento, Galvagno ha voluto rilanciare anche il dibattito sull’effettiva capacità competitiva dell’Isola: “La Sicilia, se posta in condizioni paritarie, ad esempio sul piano infrastrutturale, sarebbe perfettamente competitiva. Non avremmo timore di camminare sulle nostre gambe”. Un richiamo forte alla necessità di colmare il gap infrastrutturale con il resto d’Italia, per permettere alla Regione di esprimere appieno il proprio potenziale economico e sociale.
Fondamentale, secondo il presidente dell’Ars, è il ruolo delle nuove generazioni: “Esprimo particolare gratitudine agli insegnanti, alle associazioni e alle istituzioni locali che hanno scelto di celebrare questa giornata insieme agli studenti, spiegando loro l’importanza dello Statuto autonomistico”. L’iniziativa di portare il racconto della Carta Regionale nelle scuole punta a far comprendere ai giovani il valore storico dell’autonomia e il senso di responsabilità che ne deriva.
“Lo Statuto resta la nostra ‘Carta fondamentale’ che difendiamo con convinzione, pur nella legittima diversità di vedute sull’autonomia”, ha concluso Galvagno. “Abbiamo il dovere, nei confronti dei giovani di quest’Isola, affinché costruiscano qui il loro futuro, di celebrare lo Statuto e ispirarci sempre ai valori dell’autonomia, intesa sì come un diritto, ma soprattutto come una responsabilità”.
Con queste parole, la Sicilia rinnova oggi il proprio impegno verso i principi stabiliti 79 anni fa, ricordando che il cammino di rilancio dell’Isola passa anche attraverso la piena attuazione di quella Carta che ne definì il destino speciale nell’Italia repubblicana.
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