Mobilità ATA 2025: Il processo relativo alla Mobilità ATA 2025 per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola entra nella sua fase cruciale. Dopo la scadenza del termine per la presentazione delle domande, fissato al 31 marzo 2025, si avvicina ora un’altra scadenza importante: entro il 12 maggio, le scuole devono completare la comunicazione dei posti disponibili e trasmettere al sistema informativo SIDI tutte le domande presentate.
Questo termine rappresenta un passaggio chiave nella procedura di mobilità, poiché i dati trasmessi costituiranno la base per le operazioni di calcolo e assegnazione dei trasferimenti. La pubblicazione degli esiti della mobilità ATA 2025 è prevista quindi per il 3 giugno.
Revoca della domanda: eccezioni per gravi motivi
Sebbene il termine ordinario per la revoca della domanda di mobilità sia già scaduto il 2 maggio, l’Ordinanza Ministeriale n. 36 del 28 febbraio 2025 prevede la possibilità di revoca anche dopo la scadenza, purché si tratti di gravi motivi documentati. In tal caso, la revoca potrà essere accolta entro e non oltre il 12 maggio, in concomitanza quindi con la scadenza per la comunicazione dei posti.
Mobilità ATA 2025, rinuncia al trasferimento: quando è possibile
Una volta concesso il trasferimento quindi, non è ammessa la rinuncia, se non in casi del tutto eccezionali. Anche in questa ipotesi, devono sussistere gravi motivi sopravvenuti, adeguatamente documentati attraverso certificazioni o attestazioni idonee, che giustifichino la richiesta. La normativa prevede inoltre due condizioni imprescindibili affinché la rinuncia possa essere eventualmente accolta, ecco quali:
- Il posto di provenienza deve essere ancora vacante, cioè non deve essere stato già assegnato ad altro personale;
- La rinuncia non deve alterare negativamente le operazioni legate all’organico di fatto, ovvero non deve compromettere l’equilibrio della distribuzione del personale nelle sedi scolastiche.
Pertanto, prima di intraprendere qualunque iniziativa, gli interessati sono vivamente invitati a verificare attentamente la propria posizione, consultando l’amministrazione scolastica o l’Ufficio Scolastico di riferimento.