L’Etna torna a dare spettacolo con una vivace attività stromboliana dal cratere di Sud-Est. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) segnala che, a partire dalle ore 20 di ieri sera, 2 aprile, le telecamere di sorveglianza hanno rilevato l’intensificarsi dell’attività eruttiva. Secondo il modello previsionale, un’eventuale nube di cenere si disperderebbe in direzione Est-Sud-Est.
Lo spettacolo naturale era ben visibile da Catania e dai paesi etnei, con immagini suggestive da località come Piano Vettore e Fiumefreddo.
Dal punto di vista sismico, l’INGV riporta un incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico già dalle 13:30 del 2 aprile, con un picco intorno alle 20. Attualmente, i valori restano elevati e mostrano una tendenza all’aumento. Il centroide delle sorgenti del tremore si trova nell’area del cratere di Sud-Est, a circa 2800 metri di altitudine. Anche l’attività infrasonica ha subito un incremento, con eventi localizzati nella stessa area e ampiezze elevate.
Per il momento, le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non registrano variazioni significative. L’Etna continua dunque a far sentire la sua presenza, sotto lo sguardo attento degli esperti e degli abitanti dell’area etnea.