Nel corso della giornata di ieri, in Prefettura, si è svolta una riunione per discutere sulla condizione delle persone senza fissa dimora presenti in città e nella provincia. Con i rappresentanti degli enti locali, della Chiesa e del Terzo Settore, sono venuti alla luce dei dati allarmanti ed è necessario trovare delle soluzioni.
All’incontro hanno partecipato il vicesindaco e l’assessore ai Servizi sociali del comune di Catania, i rappresentanti di altri comuni della provincia, della Città Metropolitana, della curia cittadina e di Acireale, il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale, il presidente del comitato provinciale della Croce Rossa Italiana, il direttore della Caritas e i rappresentanti di altre associazioni del Terzo settore.
Soggetti senza fissa dimora a Catania: i numeri
Nel corso dell’incontro, si è messo in evidenza il dato in aumento, con un incremento di oltre 200 persone senza fissa dimora. A influire anche i nuclei familiari fuoriusciti da abitazioni dichiarate inagibili o i padri separati in difficoltà .
Le associazioni del terzo settore e il comune hanno a disposizione oltre 100 posti letto, tutti occupati. Per questa ragione, gli enti hanno chiesto al prefetto di porre attenzione sulla necessità di individuare ulteriori immobili per l’alloggio, in centro città al fine di favorire l’inserimento sociale. A proposito di quest’ultimo, si evidenzia la necessità di programmare dei percorsi personalizzati per i soggetti interessati, dando loro accesso ai servizi sanitari.
Prefetto: “Ricognizione degli immobili”
A fronte delle richieste effettuate, il Prefetto predisporrà una ricognizione di tutti gli immobili presenti nella provincia, compresi quelli confiscati alla criminalità . Inoltre, per combattere gli eventi climatici gravi, saranno assunti contatti con FCE e RFI per l’apertura di Metro e Stazione Centrale, per avere un posto in cui ripararsi.












