L’Antitrust ha deciso di estendere il termine per la conclusione del procedimento sul caro voli che sta colpendo Sicilia e Sardegna, fissando la nuova scadenza al 31 dicembre 2025. Questo provvedimento riguarda l’analisi dei meccanismi di determinazione dei prezzi aerei, che vedono una rapida impennata delle tariffe, soprattutto in prossimità delle festività. In questo periodo, ad esempio, i biglietti aerei stanno raggiungendo prezzi esorbitanti in vista del Natale. Forse a poco servono gli sconti sui voli per i residenti siciliani.
Il focus dell’indagine riguarda l’uso degli algoritmi che regolano i prezzi dei voli, spesso responsabili di aumenti improvvisi e ingiustificati, soprattutto in periodi di alta domanda come quello natalizio. In particolare, i residenti siciliani e sardi che vivono fuori per motivi di lavoro o studio si trovano a dover pagare cifre che spaziano dai 350 ai 600 euro per un volo di ritorno, a causa di un “caro voli” che non accenna a diminuire.
Inoltre, con la proroga, l’Antitrust ha deciso di rendere disponibile sul proprio sito il “Rapporto preliminare” sull’indagine, permettendo a chiunque fosse interessato di inviare osservazioni entro il 15 gennaio 2025. Questo darà il via ad ulteriori indagini e approfondimenti, con l’obiettivo di fare chiarezza sugli algoritmi che regolano i prezzi dei voli, in particolare durante i periodi festivi.
I voli durante le festività natalizie, quindi tra il 21 dicembre ed il 6 gennaio, hanno raggiunto aumenti significativi: tratte, come ad esempio Genova-Catania, sono arrivate a costare persino 623 euro per passeggero.
Catania, nello specifico, è la destinazione più cara: partire da Trieste e arrivare a Catania costa almeno 445 euro, da Firenze 412 e così via. I prezzi possono anche persino raddoppiare se si vuole scegliere la compagnia aerea, gli orari del volo sia di partenza che di ritorno.
A questi prezzi bisogna aggiungere quello dei bagagli o della scelta del posto a sedere, che ormai anch’essi hanno costi extra incisivi sul prezzo finale del volo.
Ogni anno, sia d’estate che a Natale, i cittadini si ritrovano a dover pagare cifre esorbitanti per poter scendere a trovare le proprie famiglie e passare le festività in compagnia. Molte famiglie che, però, non possono permettersi questi prezzi, rischiano completamente bloccati e isolati.
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