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Sicilia, arrivano i primi rimborsi per il terremoto del 1990

Il governo Meloni avvia i rimborsi fiscali per le vittime del terremoto del 1990,. Ben 180 milioni di euro destinati a risarcire i cittadini siciliani.

Una notizia attesa da anni sta finalmente diventando realtà per i cittadini del sud-est siciliano, un passo decisivo verso la giustizia e il risarcimento per le vittime del devastante terremoto del 1990. Entro la fine dell’anno, infatti, saranno liquidati i rimborsi fiscali legati al Sisma ’90. Questo risultato concreto è il frutto dell’impegno del governo Meloni e dell’intenso lavoro di squadra del partito Fratelli d’Italia.

I senatori Salvo Pogliese e Salvo Sallemi hanno espresso soddisfazione per l’importante traguardo raggiunto, sottolineando come questa sia una vittoria storica per le vittime del terremoto che, dopo oltre trent’anni, vedono finalmente riconosciuti i loro diritti. I due esponenti di Fratelli d’Italia hanno inoltre aggiunto: “questo risultato straordinario è il frutto di un impegno costante e determinato. Ringraziamo il collega deputato Luca Cannata che ha seguito in Commissione Bilancio l’iter che ha portato ai rimborsi”.

Un percorso lungo e complesso

Il percorso che ha condotto a questa decisione è stato lungo e complesso, caratterizzato da un lavoro tecnico approfondito e da un confronto serrato con l’Avvocatura dello Stato e l’Agenzia delle Entrate. Alla fine, è stata confermata la decisione di procedere con il rimborso diretto, un’opzione che garantirà maggiore rapidità nel completamento del processo di liquidazione dei fondi. Il piano prevede un investimento complessivo di 180 milioni di euro, destinati a ristorare le vittime del sisma e a risarcirle per i danni subiti.

Una vittoria per i cittadini

I senatori hanno concluso: “una vittoria storica per i cittadini che hanno sofferto ingiustamente per troppo tempo. In poco meno di due anni il governo Meloni ha impresso una svolta epocale dando risposte concrete alla Sicilia e ai cittadini che vedono uno Stato vicino, presente e attento dopo anni di promesse disattese”.

Questo importante passo non solo riconosce i danni subiti, ma segna anche un rinnovato impegno a favore delle popolazioni che hanno sofferto per troppo tempo in silenzio.

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