Categorie: Attualità

Università bandita, assolto Magnano San Lio: un epilogo amaro

Il professore Gian Carlo Magnano Di San Lio è stato assolto dalle accuse legate al processo “Università Bandita”, in un verdetto emesso dalla Terza Sezione della Corte di Appello, presieduta da Carmen La Rosa. Questa sentenza ribalta il precedente verdetto del giudice per l’udienza preliminare e riconosce che il fatto contestato non costituisce più reato. Tutto questo in seguito all’abrogazione della norma sull’abuso d’ufficio.

I vari processi e le accuse

Magnano, recentemente scomparso, era coinvolto in un’inchiesta che ha suscitato grande attenzione nel mondo accademico. Durante l’ultima udienza, la procura generale aveva sollevato l’eccezione di illegittimità costituzionale riguardo all’abrogazione dell’abuso d’ufficio, analoga a quella già presentata nel processo relativo alla concorsopoli all’interno dell’ateneo.

Contrariamente a quanto avvenuto per gli altri imputati, Magnano di San Lio aveva scelto di richiedere il giudizio abbreviato. Si sarebbe potuto dichiarare l’estinzione del reato per morte del reo, invece il collegio di secondo grado ha accolto i motivi di appello dei difensori, Maurizio Magnano San Lio e Rosario Pennisi, e ha pronunciato una sentenza di assoluzione.

Le parole degli avvocati

I legali di Magnano si sono dichiarati soddisfatti della sentenza, ma non nascondono un profondo rammarico. “Siamo lieti che sia stata tutelata la reputazione e l’immagine del nostro caro amico Giancarlo. È stato un vero intellettuale e un uomo di cultura, molto rispettato nel panorama accademico catanese”, hanno dichiarato i due avvocati. Tuttavia, hanno espresso tristezza per non poter condividere con lui la notizia di questa giusta assoluzione: “È un vero peccato non poter alzare il telefono per comunicarglielo. Questa vicenda ha segnato profondamente gli ultimi anni della sua vita”.

I processi in futuro

Per quanto riguarda il troncone principale del processo sulla concorsopoli, il tribunale si pronuncerà sulla questione di illegittimità costituzionale sollevata dai pm il 18 novembre. Durante la prossima udienza, fissata per lunedì pomeriggio, le difese presenteranno memorie scritte e orali per sostenere la richiesta di rigetto dell’eccezione di illegittimità, continuando così il dibattito su una questione che ha già suscitato ampie discussioni.

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