Durante le Giornate FAI d’Autunno, tenutesi il 12 e 13 ottobre, Palazzo Nicotra di Riposto si è affermato come il secondo sito più visitato in Sicilia, con ben 1100 visitatori. Questo straordinario traguardo mette in luce l’entusiasmo sempre più vivo verso il patrimonio storico e artistico locale, e celebra l’impegno appassionato del gruppo FAI Giarre-Riposto e dei proprietari del palazzo, che hanno svelato per la prima volta al pubblico i tesori nascosti di questa splendida dimora in stile liberty.
La visita è stata guidata dagli studenti dell’Istituto Michele Amari di Giarre, che hanno narrato con grande passione la storia del palazzo e della famiglia Nicotra, profondamente legata al commercio del vino e allo sviluppo economico della città.
Situato a Riposto, piccolo comune costiero nella provincia di Catania, Palazzo Nicotra è una splendida testimonianza dello stile liberty, caratteristica distintiva del periodo di fine Ottocento e inizio Novecento. L’edificio racchiude: preziose vetrate colorate e dipinte, stucchi raffinati che ornano i soffitti e pavimenti originali, preservati con cura nel tempo. Questi elementi architettonici, insieme agli arredi d’epoca, rendono il palazzo un simbolo del fasto e della raffinatezza di quel tempo, quando Riposto era uno dei porti naturali più ricchi e trafficati della Sicilia.
L’apertura del palazzo, mai visitato dal pubblico prima d’ora, ha rappresentato un’occasione unica per scoprire un luogo inedito e affascinante.
La città di Riposto deve gran parte della sua ricchezza al commercio del vino, che ha segnato la crescita del paese portuale. Durante le visite FAI il sommelier Orazio di Maria, referente per la Sicilia della guida Vitae dell’AIS, ha spiegato come il commercio del vino, specialmente quello proveniente dalle pendici dell’Etna abbia trasformato la città in un polo moderno strategico per le esportazioni vinicola. Tutto questo è collegato alla famiglia Nicotra, proprietari del palazzo, una delle protagoniste di questo fiorente commercio. Infatti era nota per i suoi vini e per i suoi famosi distillati.
La visita a Palazzo Nicotra ha offerto ai visitatori, non solo di godere dell’eleganza e l’architettura liberty, ma ha anche offerto a tutti i suoi visitatori un pezzo di storia della città di Riposto. Sono sati proprio i racconti della famiglia Nicotra a permettere a tutti i visitatori di immergersi nelle tradizioni vinicole locali. Storia, cultura e vini hanno formato una trama perfetta per un’esperienza senza precedenti
Le numerose visite FAI di Riposto hanno permesso di portare a casa un risultato straordinario per tutti i lavoratori del gruppo FAI Giarre- Riposto. Ad esprimersi entusiasmo, Giada Patanè capogruppo Fai di Giarre-Riposto: “il bilancio di queste due giornate è nettamente positivo. Abbiamo superato i mille visitatori e questo ci riempie di gioia perché significa che la mission del Fai. Che è quella di far conoscere al territorio dei gioielli nascosti come Palazzo Nicotra, è stata compiuta.” Ha inoltre ringraziato i proprietari illuminati, che hanno ho aperto le loro porte a turisti e visitatori. Dando così a tutta la comunità la possibilità di scoprire ed ammirare “gioielli nascosti” del territorio.
Patanè ha voluto ringraziare anche gli “apprendisti ciceroni” dell’Istituto Michele Amari, che hanno saputo raccontare con passione e competenza la storia del palazzo, e il sommelier Orazio Di Maria, che ha arricchito l’esperienza con aneddoti e curiosità sui vitigni etnei e la tradizione vinicola della zona.
Giuseppe Nicotra, proprietario dell’edificio, ha espresso grande soddisfazione per la partecipazione e ha sottolineato l’importanza di eventi come le Giornate FAI nel valorizzare il patrimonio culturale locale: “vorrei che le persone capissero che non serve andare lontano per trovare bellezza e storia”, ha dichiarato. Auspicando che queste iniziative stimolino un maggiore amore per il territorio e la sua storia.
L’esperienza di Palazzo Nicotra ha mostrato come luoghi spesso dimenticati o poco conosciuti possano diventare protagonisti della valorizzazione culturale di un territorio. Grazie alla collaborazione tra i volontari FAI, le scuole locali e proprietari di gioielli nascosti, i visitatori hanno potuto ammirare un vero e proprio capolavoro architettonico e, al contempo, immergersi nella storia di Riposto. Hanno inoltre avuto la possibilità di ammirare la città sotto una nuova luco, fino a quel momento forse sconosciuta
Palazzo Nicotra è oggi un simbolo non solo della ricchezza di un’epoca passata, ma anche della potenzialità che il patrimonio storico e culturale, anche quello più nascosto e abbandonato, può continuare ad affascinare ed incantare.
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