È proprio la Sapienza a classificarsi in vetta alla classifica Academic Ranking of World Universities, pubblicata il 15 agosto 2024. La classifica è stata curata dall’organizzazione indipendente Shanghai Ranking Consultancy. La Sapienza di Roma si colloca come primo e unico ateneo italiano nella fascia 101-150.
Cos’è Arwu
Arwu classifica le 1000 migliori università mondiali su un totale di 2500 monitorate e circa 18.000 stimate globalmente. La valutazione si basa su sei parametri: il numero di premi Nobel e medaglie Fields assegnati a ex studenti o ricercatori dell’università (10%), la quantità di ricercatori altamente citati secondo Clarivate Analytics (20%), il numero di pubblicazioni su Nature e Science (20%), le citazioni delle pubblicazioni scientifiche e tecnologiche (20%), e un parametro aggiuntivo legato alla produttività pro-capite del personale accademico (10%). Le prime 100 università della classifica di Shanghai sono dettagliate con la loro posizione e punteggio per ciascun parametro, mentre le altre sono raggruppate in fasce di 50-100.
Le dichiarazioni della rettrice
La rettrice Antonella Polimeni ha dichiarato: “si rinnova il tradizionale appuntamento di ferragosto con la classifica Arwu di Shanghai e Sapienza anche quest’anno conferma il primato tra le università italiane. Per il terzo anno consecutivo il nostro Ateneo si colloca tra le prime 150 università a livello mondiale, segno del prestigio di cui gode a livello internazionale, soprattutto grazie alla capacità di produrre ricerca scientifica di qualità in tutti gli ambiti disciplinari”.
Le altre università italiane
Su 1.000 università mondiali rientrate in classifica 42 sono italiane. I meriti vanno anche all’università di Pisa e all’università di Milano. Il prorettore vicario, Giuseppe Iannaccone dichiara: “come le Olimpiadi ci hanno mostrato che il nostro Paese è una potenza ben equilibrata nello sport, la classifica di ARWU ci mostra un sistema universitario nazionale forte nella ricerca. ARWU usa un criterio che premia la ricerca di punta per selezionare i primi 1000 atenei del mondo (su circa 33mila): 42 di questi sono italiani, ben distribuiti geograficamente, 51 tedeschi, 62 britannici. L’Università di Pisa va bene in questa classifica, il secondo posto a parimerito con la statale di Milano è un ottimo risultato, anche grazie al matematico Enrico Bombieri che ha studiato a Milano ed era professore nella nostra università quando ha ricevuto la medaglia Fields”.