Overshoot Day 2024: la giornata in cui il mondo esaurisce le risorse naturali generate per quest'anno, cos'è e perchè va attenzionata
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Earth Overshoot Day 2024: è oggi 1 agosto, la giornata in cui il nostro pianeta termina le risorse naturali generate per quest’anno. La data è stata prevista dal Global Footprint Network basandosi sul rapporto tra quantità di risorse ecologiche che la terra può produrre in un anno e l’effettiva impronta ecologica della società a livello mondiale.
Il Global Footprint Network, l’organizzazione internazionale che promuove la sostenibilità, utilizza l’impronta ecologica, strumento di contabilità ambientale, per misurare ogni anno quante risorse naturali abbiamo, quante ne usiamo e chi le usa; grazie a questi strumenti, l’organizzazione, ha annunciato a giugno, in occasione della giornata mondiale dell’ambiente, la data dell’overshoot day di quest’anno, cioè oggi 1 agosto.
Questo giorno indica l’esatta data in cui il mondo esaurisce le risorse naturali generate per l’anno corrente ed inizia ad utilizzare quelle previste per l’anno successivo. Segna quindi il punto preciso in cui il mondo entra in un deficit ecologico, in soli 7 mesi l’umanità ha già utilizzato ciò che la terra impiega ben 12 mesi per rigenerare.
Nel 1974, 50 anni fa, questo triste giorno cadeva il 30 novembre: solo un mese prima della fine dell’anno, nel 2004 il 2 settembre, nel 2014 il 5 agosto, l’anno scorso invece era il 2 agosto. La data si avvicina sempre di più e il nostro debito ecologico cresce esponenzialmente, ma quali sono le possibili soluzioni?
Sempre secondo il Global Footprint Network le chiavi per ovviare a questa problematica, che va avanti ormai da oltre 50 anni, sono da ricercare in 5 aree chiave che interessano la società:
Se riuscissimo a ridurre le emissioni di CO2 del 50%, derivati dal consumo di combustibili fossi, sposteremmo l’Earth Overshoot Day di almeno tre mesi. Potremmo inoltre utilizzare energia generata da fonti rinnovabili, il risparmio e l’uso di tecnologie di efficienza energetica esistenti per gli edifici, i processi industriali e la produzione di energia elettrica potrebbero far recuperare altri 21 giorni.
Le parole di Eva Alessi, responsabile sostenibilità del wwf, associazione che si occupa da anni di cercare soluzioni al problema: “Se fino agli anni 60 l’umanità era più o meno in equilibrio con la Natura, di anno in anno la data si è spostata scalando il calendario, per arrivare oggi all’inizio di agosto. Ciò significa che l’umanità è in overshoot ecologico da oltre 50 anni. Vivere costantemente al di sopra delle possibilità fisiche del nostro Pianeta è una possibilità limitata nel tempo, rischiamo un disastro ecologico: i beni e i servizi che sono alla base delle nostre società ed economie sono tutti prodotti da ecosistemi sani e funzionanti. Abbiamo ormai molte soluzioni mirate per invertire il sovrasfruttamento delle risorse e sostenere la rigenerazione della biosfera nella quale viviamo. Le opportunità provengono da tutti i settori della società. Anche solo mettere mano ai sistemi alimentari potrebbe ridurre il nostro debito: dimezzare il consumo di carne farebbe guadagnare altri 17 giorni, eliminare perdite e sprechi alimentari che affliggono il pianeta altri 13 giorni. È indispensabile agire ora e non perdere più tempo prezioso”.
L’Italia è uno dei paesi con il più alto debito ecologico, la linea è stata attraversata il 19 maggio: se tutti i paesi consumassero quando l’Italia servirebbero 2,6 pianeti Terra per essere in pari. Nella classifica europea e mondiale però non siamo i peggiori, Canada e Usa erano in debito già il 16 marzo, insieme alla Danimarca, seguono Belgio e Olanda (23 marzo e 1 aprile). Germania e Francia superano la linea il 2 e 7 maggio facendo peggio di noi.
Tra i paesi che invece hanno fatto “meglio” troviamo Brasile (4 agosto) Vietnam (14 agosto), in testa l’Indonesia l’Iraq e la Giamaica che supereranno il confine rispettivamente il 24, il 15 e il 12 novembre.
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