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Classifica Censis 2024: Finalmente online la classifica Censisi sulle migliori università italiane del 2024. Ormai la classifica rappresenta un’annuale appuntamento, diventato cruciale per tutte le facoltà e gli studenti, i quali attendono con interesse i risultati. Tutto questo permette a famiglie e futuri studenti di osservare nel concreto la qualità delle diverse istituzioni accademiche. Permettendo quindi di riflettere sui punti di forza e sulle aree da migliorare della propria università.
Classifica Censis 2024: su cosa si basa la classifica
La classifica Censis ha sempre rappresentato una valutazione dettagliata il sistema universitario italiano esaminando sia gli atenei statali che non statali. Per ciascun ateneo vengono presi in considerazione numerosi aspetti tra cui: strutture disponibili, servizi offerti, borse di studio e altre forme di supporto agli studenti, livello di internazionalizzazione, comunicazione e servizi digitali, e opportunità di occupabilità. Il Censis ha così creato un ranking completo dei vari corsi di laurea suddivisi in: triennali, magistrali a ciclo unico e magistrali biennali. La classificazione quindi ricopre un totale di 70 categorie, in cui vengono analizzati all’interno 963 variabili. Tutto questo con l’obiettivo di fornire ai giovani e alle loro famiglie uno strumento utile per fare una scelta informata e adeguata per il loro percorso educativo.
Classifica Censis 2024: degli atenei non statali
Per ottenere tutte le informazioni su la facoltà di professioni sanitarie, la classifica Censis si dimostra la più utile ed esaustiva la valutazione è consultabile all’interno della selezione dedicata alle lauree triennali statali e non statali. Il Censis ha fornito delle tabelle nelle dalle quali si può ricavare un quadro completo e dettagliato delle migliori università italiane per professioni sanitarie. Per quanto concerne gli atenei non statali sul podio troviamo: al primo posto l’università San Raffaele di Milano con un punteggio di 98, al secondo posto l’università di Bolzano con un punteggio di 93,5 e al terzo posto il biomedico di Roma con un punteggio di 93. Per quanto concerne l’università Kore di Enna quest’anno si trova al quinto posto proprio sopra la Lumsa di Roma con un punteggio pari a 86.
Atenei non statali: progressione di carriera
Per quanto riguarda gli ex studenti triennali provenienti da università non statali il quadro è completamente diverso e la classifica sembra ribaltarsi. Il primato per progressione di carriera appartiene alla San Raffaele di Milano seguita dal biomedico di Roma. Rispettivamente con un punteggio di 110 per la prima è di 108 per la seconda. L’università siciliana Kore ad Enna sale al terzo posto. Infatti, molti dei suoi studenti, dopo gli studi triennali, continuano con gli studi magistrali. Proprio quest’anno la Kore di Enna totalizza un punteggio di 106, scavalcando così la Cattolica di Milano.
Classifica Censis 2024: degli atenei statali
Secondo i dati Censis a detenere il primato degli atenei statali in campo di professioni sanitarie è l’università di Foggia con un punteggio di 99,5, a seguire il Foro Italico di Roma con un punteggio di 98 e al terzo posto l’università delle Marche con un punteggio di 91,5.
Per quanto concerne gli atenei statali siciliani in cima alla classifica l’università di Palermo, la quale quest’anno si posiziona al settimo posto con un punteggio pari a 85. A seguire l’università di Messina con un punteggio di 84, precisamente al nono posto. Catania invece è penultima in classifica con un punteggio di soli 70 punti.
Atenei non statali: progressione carriera
Per quanto concerne la progressione negli studi magistrali in cima alla classifica troviamo tutti gli ex studenti dell’università delle Marche, di Catanzaro e di Ferrara queste tre università infatti si trovano sul podio con punteggi di 110,102 e 99. In cima alla classifica anche l’università di Messina e di Palermo con un punteggio pari a 98 e al 90 con un punteggio pari a 98 e al 97. Anche questa volta Catania si trova in fondo alla classifica precisamente al penultimo posto, riuscendo così a sorpassare solo la Bicocca di Milano.