Online l'annuale classifica Censis 2024 sulle migliori università italiane. Di seguito la classifica e i dati raccolti.
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Classifica Censis 2024: Ritorna la classifica Censis sulle migliori Università italiane. Le ormai famose classifiche della Censis, sono ormai un appuntamento annuale fondamentale per orientare migliaia di studenti verso la scelta del percorso universitario.
Le classifiche sono frutto di un’analisi dettagliata del sistema universitario, in cui si valutano gli atenei, sia statali che non statali, suddivisi per categorie omogenee in base alle dimensioni. I parametri considerati includono: strutture disponibili, servizi offerti, borse di studio e altre forme di supporto agli studenti, livello di internazionalizzazione, comunicazione e servizi digitali, e opportunità di occupabilità.
Oltre a queste classifiche generali, il Censis fornisce anche un ranking dei diversi corsi di laurea triennali, dei corsi a ciclo unico e delle lauree magistrali biennali, valutando la progressione di carriera degli studenti e i loro rapporti internazionali. In totale, le graduatorie includono 70 categorie, basate su 963 variabili, per aiutare i giovani e le loro famiglie a scegliere consapevolmente il percorso di formazione più adatto.
Dopo l’incremento delle immatricolazioni dello scorso anno (+3,3%), i dati provvisori per l’anno accademico 2023-2024, rilevati ad aprile 2024, mostrano un leggero calo dello 0,2%. Questo si traduce in 579 nuovi iscritti in meno rispetto all’anno precedente. Anche se le uniche diminuzioni di iscritti sono collocabili negli atenei del Centro (-3,6%) e del Nord-Ovest (-2,5%). Per quanto concerne gli atenei dei Sud e delle Isole vi è un incremento del +4,2% a seguire gli atenei del Nord-Est (+1,2%).
Perdono iscritti le aree economica, giuridica e sociale e quella delle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), con una riduzione del 2,2%. Diminuzione che forse suggerisce un possibile rallentamento dell’interesse verso le suddette discipline.
Esaminando le diverse aree disciplinari, si osserva che l’area sanitaria e agro-veterinaria guida l’aumento delle immatricolazioni con un incremento del 7,0%. Questo settore è sostenuto principalmente dai corsi di laurea in ambito medico-sanitario e farmaceutico, che mostrano una crescita significativa del 10,1%. Anche i corsi di scienze motorie e sportive contribuiscono a questo aumento, con un incremento del 5,5%. In positivo, si colloca anche l’area artistica, letteraria e dell’educazione, che ha registrato un aumento dello 0,5%. All’interno di questa area, i corsi di educazione e formazione hanno visto un incremento particolarmente notevole del 5,9%, riflettendo una crescente attenzione verso le professioni educative e formative.
Secondo i dati raccolti per l’anno accademico 2023-2024, si osserva una diminuzione del numero di neoiscritti maschi (-1,1%). Al contrario, le immatricolazioni femminili sono aumentate dello 0,5%. È particolarmente interessante notare che le nuove studentesse non solo si sono iscritte in ambiti tradizionalmente associati a una maggiore presenza femminile, come i corsi di laurea in educazione e formazione (+6,1%), ma anche in aree come il settore medico-sanitario e farmaceutico, dove l’incremento è stato del 10,0%. Inoltre, le neoiscritte hanno mostrato una crescita anche nelle discipline STEM, che tradizionalmente erano dominate dalla componente maschile.
Di seguito vi sarà una classifica generale delle prima tre posizioni degli atenei.
Per quanto concerne i mega atenei (oltre 40.000 iscritti)
I grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti):
I medi atenei statali (da 10.000 a 20.000 iscritti):
I piccoli atenei statali (fino a 10.000 iscritti):
I politecnici:
Gli atenei non statali:
Le graduatorie possono essere esaminate nel dettaglio nella sezione dedicata del sito web del Censis.
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