“Per me c’รจ solo profondo dolore” sono state queste le parole di Massimiliano Bellini, avvocato della coppia siciliana che, lo scorso marzo, era stata accusata di violenza sessuale nei confronti di un uomo di 65 anni, proprietario della casa di Cogne, in provincia di Aosta, dove i due si erano trasferiti.
Bellini, nel corso di questi mesi, aveva richiesto piรน volte la scarcerazione dei suoi assistiti, dato che si trattava di due persone incensurate. E oggi รจ arrivata la tragica notizia. La donna, 64 anni, si รจ tolta la vita nella sua cella del carcere di Torino.
L’avvocato Bellini, venuto a conoscenza della scomparsa della donna, ha replicato:ย “La tragica notizia di un detenuto suicida in attesa di giudizio, mette in luce lโingiustizia e la disumanitร della custodia cautelare preventiva. Privare una persona della libertร senza una condanna definitiva non solo mina la presunzione di innocenza, ma puรฒ anche infliggere sofferenze psicologiche insopportabili. ร un monito doloroso sullโimportanza di riformare il sistema giudiziario per garantire che i diritti umani siano sempre rispettati e che la custodia cautelare sia usata solo come ultima risorsa. Avevamo per ben tre volte chiesto al gip di Aosta la revoca della misura cautelare in carcere. Gli indagati sono due persone anziane e incensurate”.
Dopo il suicidio della donna, l’avvocato chiede la scarcerazione del marito e la misura degli arresti domiciliari che, a sua volta, potrebbe scontare presso la casa circondariale di Caltanissetta, in un luogo ben lontano da quello della presunta vittima.