Ieri, 9 aprile 2024, una studentessa universitaria si รจ tolta la vita lanciandosi dal settimo piano di un edificio del Policlinico di Catania, sede di alcune attivitร della facoltร di medicina. La ragazza studiava proprio lร ed รจ da quel locale che ha deciso di compiere il gesto estremo. Le cause che l’hanno spinta a farlo sono ancora in fase di accertamento, anche se i motivi esatti, ovviamente, non si potranno mai sapere.
Numerosi i casi di suicidio in Italia
Purtroppo, la studentessa originaria di Santa Maria di Licodia non รจ la prima universitaria a decidere di porre fine alla sua vita. Negli anni, infatti, sono successi diversi episodi analoghi, anche di ragazzi frequentanti l’Ateneo catanese. Non si tratta dunque di un fenomeno isolato, ma di qualcosa che, tristemente, accade troppo spesso in tutta Italia e non solo.
Il 28 marzo 2018, a Messina, una ragazza ha tentato il suicidio lanciandosi dal quarto piano di una palazzina. Nello stesso periodo, un 26enne si รจ sparato allโUniversitร Roma Tre un colpo in testa, davanti ai suoi colleghi. Nell’aprile 2018, una ragazza di 25 anni originaria di Isernia non ha avuto il coraggio di dire che non aveva terminato gli esami e la tesi e per questo, il giorno della sua presunta laurea, รจ salita sul tetto di un edificio dell’Universitร Federico II di Napoli e si รจ buttata.
Ancora, a novembre 2020, uno studente iscritto al corso di Storia, politica e relazioni internazionali dellโUniversitร di Catania si รจ tolto la vita a Ragusa. Nel dicembre 2021, un ragazzo piemontese di 24 anni ha tentato il suicidio; il presunto motivo? Non riusciva a confessare ai genitori il suo ritardo nel laurearsi.
I dati Istat
I casi di suicidio nelle universitร italiane fanno dunque riflettere. Nonostante dietro un gesto estremo le cause siano diverse in ogni singolo caso, ciรฒ che accomuna queste tragedie รจ una grande insoddisfazione, dovuta anche ad un sistema universitario forse troppo rigido, ma sicuramente pure ad un’attenzione alla salute mentale ancora sottovalutata. Quella che dovrebbe essere unโesperienza di formazione umana e professionale si rivela infatti in alcuni casi un percorso molto sofferto, che provoca ansia e panico in molti, ma in determinati casi come quelli citati persino pensieri estremi.
Nonostante la gioventรน sia vista dalla maggior parte della gente come un periodo felice e spensierato, come riporta l’Istat sono proprio i piรน giovani ad avere livelli di benessere psicologico piรน bassi. I ragazzi nelle fasce di etร tra 20 e 34 anni, infatti, come riportato dalle statistiche ufficiali hanno dimostrato di avere nel 2022 un livello di benessere mentale inferiore rispetto alle persone di 35-44 anni. Secondo lo studio, questo sarebbe legato al motivo che รจ proprio in questa fascia di etร che si pensa di piรน al futuro, venendo trascinati da incertezze e preoccupazioni che, in questi ultimi anni, sono sempre piรน aumentate.
Le fonti del malessere
Come riporta uno studio condotto da Skuola.net, 6 studenti su 10 affermano che la fretta di arrivare alla laurea sia principalmente indotta dai propri genitori. Il 51% degli universitari, perรฒ, dice anche che la pressione arriva pure dai propri amici.
Gli ideali di un percorso universitario perfetto, esattamente in corso e con ottimi voti, accompagnato dalla visione negativa di ogni tipo di fallimento e delle bocciature a scuola e all’universitร , รจ inculcata dai media. Gli stessi media che suppongono che a 32 anni si sia fuoricorso e che ci sia un’etร predefinita per finire gli studi o fare qualsiasi altra cosa. Questo spinge, sempre secondo lo studio di Skuola.net, piรน di 1 studente su 2 a mentire sull’andamento del proprio corso di studi, per non deludere le aspettative di amici e parenti.
Tragedia a Catania, confermato il suicidio della studentessa precipitata dal 7ยฐ piano