L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Sicilia Orientale ha delineato una serie di punti focali nel nuovo Piano Regolatore del Porto di Catania, che mira a trasformare radicalmente l’area portuale. Tra le principali innovazioni previste vi è la realizzazione di un’area crociere estesa su una superficie di 84.000 metri quadrati, destinata ad accogliere navi da oltre 340 metri di lunghezza. Questa area sarà affiancata da una moderna stazione marittima di 5.000 metri quadrati, progettata per garantire servizi efficienti e confortevoli ai passeggeri.
L’AdSp e i nuovi piani per l’area portuale
Inoltre, il piano prevede la realizzazione di una darsena dedicata a 700 barche e yacht, insieme a un’area per attività cantieristiche, il tutto integrato da una suggestiva “promenade” aperta alla città, che favorirà l’interazione tra il porto e la comunità locale. Il riordino degli spazi esistenti e il restyling generale dell’area contribuiranno a migliorare l’efficienza e l’attrattività del porto di Catania.
Un altro elemento importante del piano è la creazione di una zona specifica per i pescherecci, che favorirà lo sviluppo del settore della pesca locale. Infrastrutture aggiuntive per la viabilità garantiranno un accesso agevole e sicuro al porto, contribuendo alla sua integrazione con il tessuto urbano circostante.
Il Piano Regolatore punta a consolidare il rapporto tra il porto di Catania e la comunità cittadina, promuovendo politiche ambientali sostenibili e garantendo la sicurezza della navigazione. Inoltre, si prevede una significativa crescita del traffico crocieristico e dei passeggeri, confermando l’importanza internazionale dello scalo etneo come principale hub siciliano.
Un progetto green
Questa mattina, nella sede di Catania dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, è stata presentata in conferenza stampa la bozza del nuovo Piano Regolatore del Porto. Questo documento, che sostituirà il precedente datato al lontano 1978, rappresenta un passo fondamentale verso l’aggiornamento e la modernizzazione dell’area portuale, rimasta immutata per ben 46 anni.
“Le principali scelte del Pop, che sarà ultimato nei prossimi mesi – ha spiegato il presidente dell’Adsp Francesco Di Sarcina – sono nate da una pressante necessita di razionalizzare l’uso degli spazi portuali attribuendo ad ognuno una precisa funzione che consentisse sia una maggiore apertura alla città, che deve poter vivere la bellezza del suo porto in sicurezza, sia una crescita affiancata alla coesistenza sostenibile tra le attività presenti. A ciò si è aggiunta l’esigenza di dare continuità a tutti gli operatori esistenti, non alterando lo status quo imprenditoriale e occupazionale, anzi implementandolo in un’ottica di sviluppo comune e strategico. Attenzione massima – ha infine aggiunto Di Sarcina – alle tematiche del rispetto dell’ambiente e della sicurezza della navigazione”.