La Commissione Europea sta lavorando a una proposta di Direttiva UE per abolire i tirocini non retribuiti. La manovra di abolizione รจ una risposta a una risoluzione votata dal Parlamento UE a giugno dellโanno scorso, che definiva tali tirocini come uno sfruttamento e una violazione dei diritti dei giovani lavoratori.
La situazione
Lโiniziativa anti stage non pagati era iniziata con la presentazione della risoluzione 14 Giugno 2023, che esprimeva il suo dissenso per gli stage non retribuiti in Europa. La formulazione della Direttiva rappresenta un importante passo avanti per proteggere i giovani lavoratori da sfruttamenti e violazioni dei loro diritti.
Ad oggi molti giovani si trovano a dover sostenere spese considerevoli durante i tirocini non retribuiti. In media gli stagisti Europei spendono circa circa 1.028 euro al mese per coprire le spese di vitto, alloggio e trasporti durante uno stage. Tutto questo aggrava le disparitร tra coloro che possono chiedere aiuti economici alla famiglia e coloro che non hanno le disponibilitร economiche per fare esperienza.
Proposta UE
La proposta UE mira ad elaborare una legislazione che vieterebbe la maggior parte dei tirocini non retribuiti nellโintera Unione Europea, Italia compresa. La bozza dovrebbe essere pronta entro i primi mesi del 2024 e prevede:
- la proposta di mettere in campo nuovi tirocini per migliorare la qualitร e facilitare la transizione dei giovani nel mercato del lavoro;
- la proposta alla Commissione di realizzare una direttiva per i tirocini nel libero mercato del lavoro, associati a PAML e obbligatori per la formazione professionale, al fine di stabilire norme minime di qualitร , durata dei tirocini, accesso alla protezione sociale e una retribuzione dignitosa;
- la condanna allโabuso dello status di tirocinio per sfruttare lavoratori altamente specializzati;
- la proposta di vietare qualsiasi forma di discriminazione e di rendere i tirocini inclusivi, accessibili a tutti, con un focus particolare sul sostegno alle persone con disabilitร
La bozza perรฒ sarร una Direttiva e non un regolamento. Questo implica che ogni Stato membro avrร il tempo di decidere autonomamente come applicarla attraverso leggi nazionali.