Sciopero medici e infermieri: previsti numerosi disagi per chi dovrà sottoporsi a visite o altre prestazioni. Ecco le motivazioni.
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Sciopero medici e infermieri: martedì nero per la sanità nazionale quello di oggi, 5 dicembre. Medici, infermieri e tecnici incroceranno, infatti, le braccia per 24 ore. Lo sciopero è stato proclamato da Assomed (maggiore sindacato degli ospedalieri, ndr), Cimo-Fesmed, Nursing Up. Secondo le stime dei sindacati, le prestazioni mediche a subire un rinvio potrebbero essere di circa 1,5 milioni. Tra queste, rientrano interventi chirurgici, visite specialistiche ed esami di vario tipo. Resteranno, tuttavia, garantiti i servizi essenziali e d’urgenza.
Come sottolineato dal sindacato Assomed, allo sciopero possono aderire tutti i medici, dirigenti sanitari, tecnici e amministrativi in servizio con rapporto a tempo determinato o indeterminato presso le Aziende ed Enti del sistema sanitario nazionale, compresi gli Irccs, Izs, Arpa, oppure “dipendenti delle strutture di carattere privato e/o religioso che intrattengono un rapporto di convenzione e/o di accreditamento con il sistema sanitario nazionale”. Non sono, inoltre, esclusi i medici specializzandi e il personale medico universitario in servizio presso aziende ospedaliere.
Il personale si rivolta contro la nuova legge di bilancio che sta venendo discussa in Senato. Secondo medici e infermieri, infatti, sono contenute delle misure che potrebbero peggiorare le condizioni del lavoro nel Servizio sanitario nazionale e la qualità dei servizi che questo offre, spingendo molti medici a lasciare la sanità pubblica per quella privata. Su tutte, il taglio dell’importo mensile delle pensioni future fra il 5 e il 25 percento, senza escludere la carenza di personale che persiste, in particolare tra gli infermieri. Secondo i sindacati, di questi ultimi ne mancherebbero 170mila. Il sindacato Nursing Up ha criticato anche una misura della legge di bilancio che prevede che gli infermieri non possano più andare in pensione con 42 anni e 10 mesi di servizio. Bisognerà, dunque, necessariamente aspettare il compimento di 67 anni.
Saranno varie le città che faranno da sfondo alle manifestazioni di protesta da parte del personale sanitario. quella principale è prevista alle 11:30 in piazza Santi Apostoli a Roma. Quello di oggi non sarà l’unico giorno di protesta. Altre sigle, infatti, hanno già indetto un nuovo sciopero in programma per il 18 dicembre.
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