I disturbi del comportamento alimentare sono la seconda causa di mortalità per i ragazzi, drammatici i dati riportati da un’indagine statistica del ministero della salute.
Si contano circa tre milioni di italiani affetti da DCA nel 2023, un netto aumento in confronto ai 300mila degli anni scorsi. Nello specifico, la Sicilia spicca per la maggiore insorgenza di patologie, carenza di strutture di cura idonee e tasso di mortalità.
Il fenomeno dei disturbi alimentari è in costante aumento, soprattutto tra gli adolescenti. Secondo i dati 2023 dell’Osservatorio Aba e Istat l’incidenza dei dca è salita del 30%, soprattutto a causa dell’isolamento prolungato e delle ridotte occasioni sociali post covid. Altro fattore influente è sicuramente il mondo dei Social media.
“I social network sono un fattore di diffusione dei disturbi dell’alimentazione tra gli adolescenti, – dichiara Laura Della Regione, direttore rete DCA Umbria – specie dopo la pandemia, perché sono un luogo dove dominano due argomenti: l’alimentazione e l’esposizione dei corpi, entrambi temi sensibili per chi soffre di queste patologie. Si crea così una sorta di pressione verso ideali di bellezza irraggiungibili, con pagine social seguitissime da migliaia di ragazzini spinti a imitare comportamenti poco salutari. Per questo rappresentano un rischio per i più fragili. Ma non dobbiamo demonizzarli, sarebbe un errore. Piuttosto dovremmo imparare a usarli promuovendo una sorta di controinformazione digitale positiva. I giovani sanno usare la tecnologia, ma non riescono a difendersi dall’impatto che può avere su di loro”.
I soggetti colpiti sono persone di entrambi i sessi e rientrano in una fascia d’età compresa tra i 12 e i 45. Nel 2022 il tasso di mortalità in Sicilia correlato ai disturbi alimentari (anoressia, bulimia, ecc) è stato il più alto d’Italia.
Dalle statistiche è emerso che il tasso di mortalità maggiore si è registrato lì dove mancano strutture di cura idonee.
La Sicilia, a malincuore, resta ultima per la sua offerta di cure assistenziali, vani sono stati gli sforzi di ampliare la rete di assistenza suggerita dal ministero della salute. Al momento, in Sicilia vi sono 7 centri dedicati ai DCA (Enna, Messina, Catania, Palermo, Agrigento), 3 day hospital, ma non ci sono residenze per le cure. I centri esistenti non sono sufficienti e spesso i pazienti sono costretti a dover andare fuori regione per lunghi ricoveri e cure adeguate.