Raddoppiano gli arrivi rispetto al 2022: aumento del 115,8%. Piantedosi promette più rimpatri e maggiori risorse per affrontare il problema.
Nei primi 7 mesi del 2023, i migranti arrivati nelle coste italiane sono stati 89.158: più del doppio rispetto all’anno scorso, quando gli arrivi totali sino al 31 luglio si fermavano a 41.435. Il Paese di partenza principale sembra essere la Tunisia, mentre nel 2022 la Libia si attestava indiscutibilmente come principale porto di partenza.
Sono questi i dati che emergono dal report annuale di Ferragosto pubblicato dal Viminale; seguono le informazioni principali contenute nel dossier del Ministero degli Interni:
Intervistato da “Il Messaggero”, il ministro dell’Interno Piantedosi dichiara di voler corroborare “il sistema delle espulsioni soprattutto di persone che si sono rivelate pericolose”.
“Metteremo risorse e procedure più veloci per la realizzazioni di Cpr, i centri presso i quali vengono trattenuti gli irregolari da espellere“, ha detto il ministro, promettendo un provvedimento entro settembre che aumenti le risorse finanziare deputate a far fronte al problema. “Abbiamo ottenuto – continua il ministro – nell’ultimo anno, un incremento delle espulsioni del 30 per cento. Vogliamo elevare questa percentuale” e, riguardo il decreto Cutro di recente approvazione, afferma: “Ci ha consentito una gestione più ordinata del fenomeno; gli effetti ci incoraggiano a continuare su questa linea“, sottolineando che il raddoppio degli sbarchi è in realtà “frutto di una pressione migratoria epocale legata a una drammatica crisi socio-economica in Tunisia“.
Nel frattempo, non si fermano gli sbarchi a Lampedusa e fra il 14 e il 15 agosto, giornata della pubblicazione del dossier del Viminale, l’isola del Canale di Sicilia ha registrato altri 754 arrivi.
Concorso Banca d'Italia 2024: come candidarsi? Di seguito un'utile guida per chiunque sia interessato a…
Il Center for World University Rakings ha pubblicato la classifica dei migliori atenei mondiali. Tra…
La Procura ha richiesto per l'imputato una condanna a 12 anni e mezzo di carcere.…
Avviata la procedura per la democrazia partecipata per l’anno 2024: ecco cosa c'è da sapere…
L’iniziativa si deve all’accordo di partenariato speciale pubblico privato tra l’Ateneo e Officine Culturali.
Saranno trentasei le opere presenti, quattro delle quali autografe. Di seguito tutti i dettagli sulla…
Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.
Privacy Policy