Categorie: Attualità

La Sicilia non è un posto mamme: il rapporto di Save the Children

La Sicilia è 19esima nel rapporto di Save the Children riguardo la situazione delle madri in Italia. Mancanza di asili nido e di centri antiviolenza.

Le mamme in Sicilia si trovano male. È quanto emerge da “Le Equilibriste”, il rapporto annuale di Save the Children sulla situazione della maternità nelle diverse regioni d’Italia. Il rapporto si avvale di 11 indicatori statisti per analizzare i principali aspetti della maternità in Italia come ad esempio: la demografia, per accertare il tasso di natalità; il lavoro femminile in periodo di maternità; i servizi educativi nella prima infanzia; oppure, i sostegni finanziari all’infanzia. Questi parametri, valutati su una scala che vede la soglia di 100 punti come il traguardo ideale da superare, forniscono una panoramica completa sul punto di vista e sull’esperienza di una madre nelle diverse regioni italiane. La Sicilia si piazza in basso alla classifica, occupando il 19esimo posto con 88,7 punti, seguita solo da Campania (87,7) e Basilicata (84,3) rispettivamente 20esima e 21esima. In testa si piazza la Provincia Autonoma di Bolzano con 118,8 punti, seguita da Emilia-Romagna (112,1), Valle d’Aosta (110,3) , Toscana (108,7), Provincia Autonoma di Trento (105,9), Umbria (104,4) e Friuli-Venezia Giulia (104,2).

In Sicilia regge la demografia; parametro in cui la Sicilia riesce a piazzarsi terza in Italia con 112,8 punti, preceduta dalla Provincia Autonoma di Bolzano con 134,5 punti e da quella di Trento con 114,5 punti. L’isola torna in basso, invece, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria ed il lavoro femminile in periodo di maternità. Per la salute, la Sicilia ottiene 95,5 punti, fermandosi al 18esimo posto in Italia; mentre, per il lavoro, il punteggio totale è 81 rendendo la Sicilia il fanalino di coda della classifica riguardante questo parametro. La regione rimane ultima anche per quanto riguarda i servizi per l’infanzia, ottenendo un mero 75,8: sull’isola, infatti, mancano quasi del tutto asili nido e mense scolastiche. Discorso analogo vale per i centri antiviolenza e le case rifugio per le donne minacciate e maltrattate in casa; la regione non ha una copertura sufficiente e ottiene solamente un esiguo 82,4 piazzandosi al 18esimo posto in Italia.

 

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