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Ponte sullo Stretto, molti i soldi in ballo: 4,5 miliardi di euro ad Eurolink

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Il Ponte sullo Stretto di Messina non è ancora stato realizzato, ma si prevede di spendere molti soldi: 4,5 miliardi all'impresa Salini e 7 milioni per la campagna di comunicazione.

Ancora i lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina non sono stati iniziati, non si conosce il progetto definitivo, né l’eventuale apporto dell’Europa. Tuttavia, già molti sono i soldi in ballo: 4,5 miliardi di euro sono i soldi che il governo Meloni ha deciso di garantire a Salini. Inoltre, 7 milioni sono stati stanziati per la campagna di comunicazione. Adesso, in commissione trasporti è arrivato l’emendamento della Lega che aumenta il corrispettivo da riconoscere al consorzio Eurolink.

L’emendamento

L’emendamento prevede “un secondo ulteriore adeguamento nei prezzi di realizzazione dell’opera”. Questo si aggiunge ad un primo adeguamento, che sarebbe quello già previsto nei contratti stipulati molti anni fa e poi caducati con la messa in liquidazione della società Stretto di Messina nel 2012. Sembrerebbe a questo proposito che si tratti di adeguamenti basati sull’indice dei prezzi al consumo, cosiddetto indice Istat.

Secondo la Lega, l’aumento si otterrebbe sottraendo l’indice Istat ad una media calcolata sul valore dei primi quattro progetti infrastrutturali per importo banditi da Rfi e Anas nel 2022.

“Necessari chiarimenti”

Gli uffici della Camera non sono convinti: “Appare opportuno – riporta il quotidiano Repubblica – chiedere al governo chiarimenti in ordine a questo meccanismo, considerando che questi adeguamenti aggiuntivi dovrebbero avvenire senza maggiori oneri a carico dello Stato“.

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Non è chiaro, dunque, come si possa prevedere un aumento dei contratti a Eurolink intorno ai 4,5 miliardi e non prevedere maggiori oneri a carico dello Stato, portando il costo dell’opera a 14,4 miliardi, più un altro miliardo di oneri accessori.