La mostra “Catania mia!” presenta alcune foto realizzate dall'architetto Ettore Sottsass. Ad organizzarla è stata la Fondazione OELLE Mediterraneo Antico: ne parlano ai microfoni di LiveUnict gli esperti Ornella Laneri e Ivan Terranova.
La mostra “Catania mia!”, attualmente esposta al Castello Ursino, presenta 111 fotografie, in bianco e nero e colore, realizzate a Catania e dintorni tra il 1996 e il 2005 da Ettore Sottsass, grande architetto e designer.
Ad organizzarla è stata la Fondazione OELLE Mediterraneo Antico, in collaborazione con lo Studio Ettore Sottsass ed in partnership con l’Assessorato del turismo dello sport e dello spettacolo del Comune di Catania. Raccontano la mostra ai microfoni di LiveUnict Ornella Laneri, presidente della fondazione, e Ivan Terranova, membro del team.
Nato a Innsbruck nel 1917, Sottsass riesce a raccontare la città etnea con grande affetto, rispetto e interesse: è per questo, infatti, che le fotografie esposte colpiscono.
“Ettore Sottsass in realtà non è un fotografo e lo dice spesso. Era un architetto vocato al design – racconta la presidente Ornella Laneri -. La sua passione non tanto per la fotografia, ma per Catania ed il territorio siciliano, nasce da un suo viaggio che in realtà è stato un caso. Lui infatti doveva andare alle Eolie, a Filicudi, con sua moglie. Sull’isola i due incontrano un notaio catanese che diventa loro amica, un’amica che è rimasta, nonché la persona che è riuscita a farmi fare questa mostra”.
Come specifica Ivan Terranova, inoltre, Ettore Sottsass ha sempre fotografato. “La fotografia per i designer è anche un modo per prendere appunti, come un taccuino – dice l’esperto ai microfoni di LiveUnict -. Amava molto anche mandare ‘cartoline’: dietro le foto che faceva scriveva una piccola descrizione, le metteva in una busta e le mandava. Una di queste è l’unica foto che non è inedita della mostra, cioè quella che ritrae un divano. Questa è stata esposta anche alla Triennale di Milano e si chiama ‘Foto dal finestrino’”.
L’artista ha cominciato a fare foto quando era molto giovane e da allora non ha più smesso: “Ero orribilmente curioso“, diceva. Fotografare era un modo di “fermare” e documentare la vita, una sorta di hard disk esterno per non dimenticare.
Come spiega Ornella Laneri, Sottsass e la moglie Barbara, che ha curato la mostra, si sono anche sposati in Sicilia.
“‘Catania mia!’ in realtà è il titolo dato da Barbara – racconta la presidente -. Quando abbiamo parlato avevamo diversi titoli in mente, ma chi comanda alla fine è il curatore, in questo caso Barbara Radice e Iskera Grisogono, mentre Christoph Radl ha curato tutta la parte degli allestimenti, un designer che ha lavorato tutta la vita con Sottsass. Per noi è molto importante lavorare con chi ha seguito l’artista perché siamo quasi certi che quello che stiamo facendo è quello che avrebbe fatto lui.
Barbara, infatti, era sua moglie e quando ha scelto le foto, perché le ha selezionate lei, so che ha fatto la scelta che avrebbe fatto lui. La cosa bella del titolo ‘Catania mia!’ è proprio il punto esclamativo perché inizialmente noi avevamo pensato a chiamare la mostra ‘Ettore Sottsass, storia di una passione milanese per il sud’, che anche Barbara aveva approvato. Poi però lei ha detto che era troppo lungo, quindi sarebbe potuto andare bene solo come sottotitolo. ‘Catania mia!’ perché al notaio che le dice ‘questa è la mia Catania’, lei risponde ‘no, questa è la nostra Catania, perché Catania riesce a diventare di chi la vive’. Lei ha quindi voluto rimarcare il fatto che la sentisse un po’ sua”.
Come raccontano gli esperti, Ettore Sottsass ha scattato più di 350 fotografie tra Catania e dintorni; difatti, nella mostra non ci sono solo scorci della città etnea.
“Molti hanno lamentato la mancanza di didascalie – confessano -, ma Sottsass non le amava e quindi sua moglie non ha voluto che si inserissero. Non voleva che i luoghi avessero delle connotazioni perché erano davvero solo appunti di viaggio. Allo stesso modo, non ci hanno permesso di mettere nessuna fotografia appoggiata, perché Sottsass le voleva in verticale in quanto per lui erano una finestra: le finestre sono verticali e, quindi, anche le foto devono essere esposte in questo modo”.
All’interno della mostra le foto sono presentate secondo diverse aree tematiche, quasi di interesse. “Ci sono 111 fotografie divise in tre formati diversi. Quelle più grandi sono solitamente al centro e poi vanno nella zona periferica in un formato più piccolo – spiega Ivan Terranova -. Nel primo a sinistra ci sono le foto a colori ed il tema ripreso è quello della religiosità a Catania, infatti si vedono interni di chiese, dettagli di Sant’Agata ed un colore oro molto intenso”.
Inoltre, la mostra può essere interpretata quasi come un rebus: “Lui non ha mai segnato i luoghi dove scattava le foto, quindi abbiamo dovuto fare un grande lavoro per cercare di riconoscere i luoghi – spiegano –. Molti, addirittura, li abbiamo saputi durante l’inaugurazione della mostra perché le persone stesse li riconoscevano. La mancanza della didascalia è quindi in parte dovuta ad una scelta, in parte dovuta al fatto che non si fosse perfettamente in grado di definire i luoghi. È una sorta di work in progress continuo perché riusciamo a scoprire luoghi che non sapevamo dove fossero”.
La mostra fotografica “Catania mia!” è stata aperta al pubblico giorno 21 novembre 2022, ma è possibile visitarla fino al 21 maggio 2023, tutti i giorni dalle ore 9:30 alle 19:00.
L’ingresso è a pagamento e comprende quello per il Castello Ursino:
Inoltre, è possibile prenotare le visite guidate al seguente indirizzo email: info@fondazioneoelle.com.
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