Mafia, processo “Sotto Scacco”: sono arrivate ieri, dopo un rito abbreviato, le condanne, pronunciate dalla sentenza del Gup Luigi Barone, nei confronti di 3 gruppi criminali di Paternò e Belpasso legati a Cosa Nostra di Catania.
L’inchieta “Sotto Scacco” è iniziata a maggio 2021, quando le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Dda, portarono al blitz che colpì gli storici clan mafiosi Alleruzzo, Assinnata e Amantea e i loro vertici legati alla ‘famiglia’ Santapaola-Ercolano che gestivano in esclusiva il traffico di droga e le estorsioni nella ‘zona di appartenenza’.
I condannati dovranno scontare una pena di 8 anni e 4 mesi di reclusione. Tra questi 31, spicca il nome di Daniele Licciardello, accusato di di un tentativo di estorsione al cavaliere Giuseppe Condorelli, a capo di una famosa azienda dolciaria etnea. Il messaggio di Licciardello, sgrammaticato e con diversi errori di ortografia, recitava: “Mettiti a posto o ti faccimo saltare in aria cercati un amico”. Non tardò ad arrivare la denuncia dell’imprenditore che si è poi costituito parte civile nel procedimento, così come hanno fatto anche il Comune di Belpasso e diverse associazioni antiracket.
Tra i condannati anche Santo Alleruzzo (11 anni), Domenico ‘Mimmo’ Assinnata senior (un anno e quattro mesi in continuazione), Pietro Puglisi (20 anni) e Salvatore Vito Amantea (15 anni). Il gup ha assolto Vincenzo Gattarello, Salvatore Fallica, Vincenzo Asero, Paolo Biondi e Katia Cunsolo.