Bonus benzina, ecco tutto quello che c'è da sapere sull'agevolazione che ha subito dei cambiamenti col nuovo Decreto.

Bonus benzina: sono in arrivo delle grosse novità sotto l’aspetto delle tasse che i contribuenti dovranno pagare. Infatti, nel corso del nuovo anno è stata esclusa l’esenzione contributiva. L’agevolazione opera sul piano fiscale e le novità sono state inserite nel Decreto Legge Carburanti approvato lo scorso 21 febbraio 2023.
Il bonus prevede dei nuovi cambiamenti, è necessario adattarsi alle nuove disposizione di legge, ma non c’è da preoccuparsi per i datori di lavoro che vogliono ancora riconoscere questo premio ai propri dipendenti, che potranno dunque continuare a ricevere la misura fiscale. Ma da quest’anno l’esenzione è solo fiscale non solo dal punto di vista contributivo.
A riportare questa novità è il Decreto Carburanti approvato dalla Camera lo scorso 21 febbraio che otterrà il via libera dal Senato entro la metà di marzo, andiamo a vedere come funzionerà l’agevolazione nel 2023.
L’esenzione sarà solo fiscale, rimarrà esclusa quella contributiva, è stata riproposta la stessa misura che era stata introdotta lo scorso anno con il Decreto Legge n.21 del 2022. Nel testo dello scorso anno è stata raggiunta una precisazione essenziale: “L’esclusione dal concorso alla formazione del reddito del lavoratore, disposta dal primo periodo, non rileva ai fini contributivi”. Questo chiarimento è stato introdotto nel nuovo Decreto Legge, il testo è così passato alla Camera lo scorso 21 febbraio, si attende soltanto il via libera del Senato, atteso per la metà di marzo.
In sostanza l’agevolazione prevede gli stessi benefici del 2022, con la differenza che l’agevolazione prevista avviene solo sul piano fiscale e non contributiva, inoltre la norma si limitava ad escludere i bonus benzina erogati per l’acquisto di carburante dalla formazione del reddito del lavoratore dipendente.
Il limite era stato posto a 200 euro e faceva riferimento all’articolo 51 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi che regola il trattamento di chi ha diritto di ricevere il beneficio.
Dal punto di vista pratico, visto che si va a determinare la retribuzione imponibile ai fini previdenziale bisogna escludere dalla concorrenza alla formazione del reddito di lavoro dipendente, il contributo per il bonus erogato per il bonus entro i limiti è di 200 euro.
Quando si supera la soglia, si deve includere nel reddito da lavoro dipendente tutta la somma erogata dal datore di lavoro, in questo caso l’importo complessivo deve essere sottoposto al contributo fiscale.
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