Saldi invernali 2023: Sicilia prima regione a dare il via in Italia. Federconsumatori raccomanda di tenere gli occhi ben aperti per non cadere nella trappola delle truffe.
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Saldi invernali 2023: si avvicina la data che darà inizio agli sconti in Sicilia, la prima regione in Italia a partire quest’anno. La data da segnare sul calendario per chi dovrà fare shopping è quella del 2 gennaio, con 3 giorni d’anticipo rispetto al resto d’Italia, dove per la maggior parte delle regioni la data di inizio dei saldi invernali 2023 è quella del 5 gennaio. Infine, si ricorda che i saldi saranno validi fino al 15 marzo.
Federconsumatori avverte gli utenti di stare in guardia durante il periodo dei saldi invernali 2023. La truffa è sempre dietro l’angolo. In particolare, si consiglia di verificare i singoli prezzi prima della partenza ufficiale dei saldi, anche fotografandoli con il cellulare, per avere una prova certa del prezzo originario. In questo modo sarà possibile verificare la reale convenienza del l’acquisto, evitando così le truffe di qualche commerciante scorretto. Al momento dell’acquisto, bisognerà fare attenzione al cartellino: su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto.
Si consiglia, inoltre, di non fermarsi mai davanti alla prima vetrina, confrontare i prezzi e, in ogni caso, orientarsi verso beni o prodotti che servono veramente, così come diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti. Bisogna sempre tenere conto che i saldi non valgono per tutta la merce esposta in negozio. La merce scontata dovrà essere posizionata a parte e ben individuabile.
Per gli acquisti online dei saldi invernali 2023 è consigliabile acquistare presso siti conosciuti e prestare molta attenzione alle condizioni di pagamento, modalità e costo di spedizione, modalità e costo del reso.
Nel caso in cui si abbia a che fare con problemi, “bufale” o truffe, sarà possibile sporgere denuncia ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o rivolgendosi presso le sedi territoriali di Federconsumatori.
Si ricorda, inoltre, di conservare sempre lo scontrino quale prova di acquisto, in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato.
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