Bonus mobili: novità a partire da gennaio 2023. Di seguito tutti i dettagli e l modalità per richiederlo a decorrere dal nuovo anno solare.
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Bonus mobili: da gennaio importanti novità per chi vuole usufruire dell’incentivo per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici per immobili oggetto di ristrutturazione. Infatti, la novità consiste nel dimezzamento della quota da 10.000 euro scenderà a 5.000. Ecco tutti i requisiti e le info utili da tenere a mente.
Il bonus mobili consiste in una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica alta. Il limite imposto di 5.000 euro sarà valido per ogni singola unità acquistata o oggetto di ristrutturazione e il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione può comunque richiedere il bonus mobili più volte per più unità immobiliari.
Il bonus mobili con tetto massimo dimezzato a 5.000 euro avrà anche un’altra novità. Quest’ultima consiste, infatti, nell’utilizzo solamente per i lavori di ristrutturazione iniziato a gennaio 2022 visto che per riconoscerlo è necessario che la data di inizio lavori degli interventi edilizi (cosiddetti lavori trainanti) sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.
Inoltre, per richiederlo a gennaio 2023 non sarà valido per i lavori iniziati a gennaio 2021. Tuttavia, l’elenco delle spese ammesse alla detrazione sono sempre le stesse e continuano a non essere ammesse nella detrazione le spese sostenute per il trasporto e per il montaggio dei beni acquistati.
Sapere come pagare per ottenere il Bonus mobili 2022 è fondamentale per evitare spiacevoli inconvenienti in fase di richiesta. Quest’ultima, infatti, va a buon fine se gli acquisti vengono effettuati tramite pagamento con bonifico, carta di credito o carta di debito. Come stabilito dalla Legge, sono da ritenere esclusi dal Bonus mobili 2022 gli acquisti attraverso assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
La data del pagamento è importante per comprendere se si ha diritto all’agevolazione. Pertanto, il pagamento con carta di credito o di debito si considera effettuato dalla data di utilizzo del metodo di pagamento da parte del titolare e non dalla data di addebito sul conto corrente. Per quanto riguarda la cessione del credito o la richiesta del contribuente dello sconto in fattura, la Legge di Bilancio non prevede la possibilità di ottenimento del Bonus.
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