Ottime notizie per 12 siciliani, candidati a tre diversi concorsi pubblici banditi dai Ministeri dellโIstruzione, della Giustizia e dellโUfficio del Processo: la contestazione dei quesiti sbagliati posti in fase di concorso รจ stata accolta dai giudici del TAR, permettendo loro di rientrare nelle graduatorie stilate al termine delle procedure concorsuali.
La contestazione nasce proprio dallโesclusione, in un primo momento, dei candidati, a causa dei quesiti sbagliati posti durante le prove. Per quanto riguarda, ad esempio, il concorso per lโUfficio del Processo, dato il quesito sbagliato, la matrice considerava come risposte corrette opzioni che, in realtร , non lo erano. Stessa situazione per il concorso bandito dal ministero dellโIstruzione: una volta revisionate le prove, sono state riscontrate piรน domande errate, che conseguentemente sono state annullate.
Contestato, infine, anche il maxi concorso per il Ministero della Giustizia, che prevedeva lโassunzione di ben 5410 nuove unitร ; anche stavolta sono state portate allโattenzione dei giudici delle domande errate. Una di queste, ad esempio, riguardava il numero relativo alle fasi previste nel procedimento della revisione costituzionale: i giudici hanno riconosciuto lโassenza di una risposta esatta, poichรฉ โle fasi da considerare sarebbero (addirittura) sei (opzione non presente nel quesito)โ.
In tutti e tre i casi, le domande errate sono state riconsiderate, eliminando la penalitร e aggiungendo il punteggio relativo alla risposta esatta. In tal modo, i 12 contestanti siciliani โprotagonistiโ del processo sono rientrati in graduatoria. In alcuni casi lโannullamento di alcuni quesiti ha permesso ad alcuni ricorrenti di ottenere persino unโassunzione.