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I tempi della Manovra stringono e il nostro nuovo governo sta lavorando per apportare le corrette modifiche effettuare al reddito di cittadinanza. Come specificato piรน volte dall’esecutivo non si punta ad una cancellazione di quest’ultimo, ma ad una modifica.
A detta della nostra premier dunque, quest’ultimo dovrebbe spettare a chi non รจ in grado di lavorare,ย mentre per gli altri si intende secondo alcune dichiarazioni, avviare dei corsi di formazione retribuita. Ma su come organizzare il tutto nel migliore dei modi, spetta all’esecutivo occuparsene nel dettaglio. Durante un’intervista a La Stampa,ย il sottosegretario, leghista al Lavoro Claudio Durigon,ย dice a riguardo:
“Nellaย maggioranzaย c’รจ chi ha posizioni ben piรน nette, io invece ho un approccio piรน soft e punto a dare unaย prospettiva futura al Reddito di cittadinanza”.
Successivamente Durigon rilancia la sua proposta in base alla quale basterร rifiutareย ancheย una sola offerta di lavoro per perdere il sussidio, sostenendo dunque che:
“L’obiettivo รจ quello di spronareย i percettori del reddito facendo capire loro che l’obiettivo non puรฒ essereย incassareย questo sussidio a vita ma piuttosto cercare trovare assieme allo Stato unย lavoro -aggiungendo in fine che- Di qui poi la proposta diย dรฉcalage del sussidio sia in termini diย durataย che diย importi, e l’intenzione di potenziare i piani diย formazione. Io sono per trovare un’altra soluzione, anche perchรฉ siamo di fronte a una situazione economica davvero brutta e finora trovare lavoro per i soggetti aย bassa scolarizzazione si รจ rivelato impossibile”
Reddito di cittadinanza: le proposte alternative
Nei giorni scorsi, Durigonย aveva spiegato la proposta aย Il Corriere della Sera, spiegando che si pensa ad un Reddito di cittadinanza non a vita ma rinnovabileย per periodi sempre piรน brevi e con unย assegno a scalare. Un percorso molto piรน sensato, secondo Durigon, che prevede, dopo i primi 18 mesi di Reddito, che si possa andare avanti al massimo per altri due anni e mezzo, ma con un “dรฉcalage“.
In pratica successivamente ai primi 18 mesi, se la persona non ha trovato un lavoro, viene sospesaย dal sussidio eย inserita per sei mesi in un percorso di politiche attive del lavoro. Se dopo 6 mesi la persona รจ ancora senza lavoro, potrebbeย ottenere di nuovo il Rdc ma con un importoย tagliato del 25% e una durata ridotta a 12 mesi, durante i quali continuerebbe a fare formazione. Se anche dopo questo periodo il beneficiario non รจ entrato nel mercato del lavoro, verrร ย sospeso per altri sei mesi, passati i quali potrร chiedere per l’ultima volta il Rdc, questa volta soltanto per sei mesi e per un importo decurtato di un altro 25%, in pratica percepirebbe la metร di quanto prendeva all’inizio.
Reddito di cittadinanza: in pandemia รจ stato fondamentale
Durante il periodo pandemico, il reddito di cittadinanza, sembra esser stato davvero fondamentale per molti percettori e le loro famiglie. A tal propositoย il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, dice:
“Il Reddito di cittadinanza รจ stata una misuraย fondamentale, soprattutto nel periodo pandemico, perchรฉ ha evitato che le persone sprofondassero in una situazione diย indigenza. Si puรฒ fare di piรน, ed รจ onere dei Comuni per quanto riguarda iย progetti di utilitร e oneri delle Regioni e dei Centri per l’impiego per quanto riguarda le politiche attive”.
Reddito di cittadinanza: ha alleviato in parte la povertร del sud Italia
Su questo argomento difficile da trattare abbiamo ancora le parole di Tridico, che ci dice che:
“Il Reddito di cittadinanza ha alleviato la povertร in un periodo in cui รจ cresciuta moltissimo, siamo a oltre 5 milioni di personeย in povertร , siamo scesi a 2,5 grazie al Reddito. Leย truffeย e le frodi esistono su ogni prestazione erogate da qualsiasi Ente e per questo l’Inps, nel 2019, ha creato una direzione ad hoc, che si chiamaย direzione antifrode, con l’obiettivo di stoppare rapporti di lavoro fittizio, redditi di cittadinanza indebiti, pensioni false e contrastare frodi sull’invaliditร “
Concludendo dicendo che: Incentivi, defiscalizzazioni e politiche sono secondo Tridico la strada da intraprendere attraverso una:
“Migliore integrazioneย tra reddito del lavoro e reddito di cittadinanza, anche con una defiscalizzazione di chi percepisce il reddito e accetta un lavoro, quindiย riducendo l’imposta marginale dei percettori”.