Si concretizza un progetto atteso da anni, volto a scongiurare possibili esondazioni. L’Omniservice Engieneering e il suo team di professionisti sarebbe a lavoro per pianificare le opere di completamento del canale di gronda della città di Catania, il cosiddetto “Collettore b“: questo servirà a raccogliere le acque a monte per poi smaltirle correttamente in mare.
Una volta ultimato il progetto esecutivo, si potrà procedere con la realizzazione. I lavori, aggiudicati dal Consorzio Stabile Medil di Benevento, prevedono un investimento da 32 milioni di euro. I passi compiuti sono frutto della gara espletata dalla Struttura contro il dissesto idrogeologico, sotto la guida del Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
Un progetto atteso da 30 anni
Si mira a portare a termine i lavori entro tre anni. Si esplicita che l’opera non rappresenta una novità assoluta, dato che a questa si pensò già nel 1989. Un’idea mai trasformata in realtà, nonostante gli allagamenti provocati dal canale Buttaceto, le cui straripanti piene vengono favorite proprio dalla mancanza, nell’area nord occidentale del territorio etneo, di un adeguato sistema di convogliamento che ne impedisca il sovraccarico d’acqua.
“Intervento fondamentale per evitare disagi”
Sulla questione è intervenuto anche il nuovo Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
“Un impegno – ha dichiarato il Governatore – che la Regione sta portando avanti nel modo più celere possibile per archiviare definitivamente una interminabile stagione di pericoli, danni e disagi, con quest’opera, attesa da oltre trent’anni, saranno impediti i devastanti allagamenti che hanno più volte interessato la zona industriale”.
Ma tale opera sarebbe destinata a non rimanere isolata.
“Su questa linea proseguiremo – ha continuato Schifani –, attraverso la Struttura contro il dissesto idrogeologico, in ogni altra porzione del territorio siciliano dov’è necessario ristabilire condizioni di sicurezza e ridare serenità ai cittadini”.
Tra indagini e interventi
Sul Buttaceto e i terreni adiacenti sarebbero, nel frattempo, già in corso delle indagini sui terreni che saranno confrontate e condotte insieme con le verifiche dei progettisti che stanno lavorando al “Collettore b”. Si mira, così, a scegliere le migliori soluzioni tecniche da adottare in fase di esecuzione delle opere.
Le acque intercettate nella nuova conduttura si snoderà da San Giovanni Galermo in direzione di Misterbianco e troveranno lo sbocco verso il torrente Cubba. Prevista, inoltre, la realizzazione di vasche di laminazione per aumentare le capacità di accumulo, aumentando così il livello di sicurezza delle fabbriche situate nei pressi della zona industriale.